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| On 7 mesi ago

Il secondo lancio del razzo H3 giapponese è avvenuto con successo

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Dal Tanegashima Space Center, in Giappone, alle 00:22 italiane del 17 febbraio il secondo lancio del nuovo vettore giapponese H3 è stato un successo. La partenza è avvenuto senza problemi durante il countdown ed effettuata all’inizio della finestra di lancio, che era di due ore e mezza. La missione era nominata H3 Test Flight 2 (H3TF2).

Il primo lancio è stato effettuato quasi un anno fa, il 7 marzo 2023, e fallì per un problema al secondo stadio. Questa volta l’accensione dello stadio, spinta da un motore LE-5B-3.

Lo stadio ha rilasciato il primo satellite, il CE-SAT-1E di Canon Electronics usato per l’osservazione terrestre, circa 16 minuti dopo il lancio, in un’orbita di 674 km. Il secondo payload, un cubesat chiamato TORSAT, è stato rilasciato dopo ulteriori nove minuti.

Un’ora e 47 minuti dopo è stata comandata una seconda accensione del secondo stadio di 26 secondi e poi rilasciato il payload secondario. Questo era una massa di prova di metallo chiamata Vehicle Evaluation Payload (VEP) 4, con lo stesso peso e centro di massa del satellite ALOS-3 che era a bordo del primo lancio. Successivamente il secondo stadio è stato comandato per un rientro in atmosfera.

Il successo di questo secondo tentativo è particolarmente importante per il Giappone e per l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) in quanto il vettore precedente, l’H2, sarà pensionato fra soli due lanci. H3 sarà un vettore fornito anche sul mercato commerciale, ed è il secondo razzo di nuova generazione (dopo il Vulcan di ULA) a diventare operativo nel 2024.

Il razzo H3 è pensato per trasportare, nella sua versione base, circa 4000 kg verso l’orbita eliosincrona a 550 km di quota, posizione tipica dei satelliti di osservazione terrestre, a un costo di 33 milioni di dollari.

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