NASA
| On 8 mesi ago

Lo strumento SHERLOC sul rover Perseverance non sta funzionando correttamente

Share

Una delle due coperture che impediscono l’accumulo di polvere sull’ottica dello strumento SHERLOC del rover Perseverance su Marte, è parzialmente aperta e interferisce con le operazioni di raccolta dei dati scientifici.

Lo confermano dati e immagini provenienti dal rover, a partire dai quali il team di missione ha stimato che questa situazione va avanti dallo scorso 6 gennaio 2024.

SHERLOC, acronimo di Scanning Habitable Environments with Raman & Luminescent for Organics and Chemicals, è montato sul braccio robotico del rover. Si tratta di uno spettrometro che usa delle fotocamere e un laser per cercare composti organici e minerali, che potrebbero fornire potenziali indizi su segni di vita microbica nel passato del Pianeta Rosso.

Purtroppo, nella sua posizione attuale, la copertura è orientata in una posizione tale da non permettere il funzionamento di alcune delle modalità operative di SHERLOC. Un team di tecnici sta indagando sulla causa principale del problema e sulle possibili soluzioni.

SHERLOC, un astrobiologo in miniatura

SHERLOC fa parte di una suite di sette strumenti su Perseverance. Durante lo sviluppo della missione, il team ha progettato la suite di strumenti in modo tale che il rover potesse comunque raggiungere i suoi obiettivi scientifici nel caso in cui un singolo strumento dovesse fallire. Per esempio, insieme a SHERLOC anche PIXL (Planetary Instrument for X-ray Lithochemistry) e SuperCam eseguono la spettroscopia.

La componente principale di questo strumento è uno spettrometro Raman nell’ultravioletto, che utilizza immagini su scala fine e un laser UV per determinare la mineralogia e rilevare composti organici nei campioni raccolti da Perseverance.

Così facendo, SHERLOC mira a valutare il potenziale di abitabilità di un campione, la sua storia acquosa e a presenza di elementi chiave e fonti di energia per la vita.

Close-up sullo strumento SHERLOC, posizionato all’estremità del braccio robotico del rover Perseverance. Credits: NASA/JPL-Caltech

Il problema della polvere

Con il coperchio nella sua posizione attuale, lo strumento non può utilizzare il laser su bersagli rocciosi e non può raccogliere dati spettroscopici. Fortunatamente, la microscopia per immagini può ancora essere acquisita con WATSON, una fotocamera a colori su SHERLOC utilizzata per acquisire immagini ravvicinate di grani di roccia e strutture superficiali. WATSON (Wide Angle Topographic Sensor for Operations and eNgineering) opera infatti attraverso un’apertura diversa.

ANNUNCIO

Per comprendere meglio il comportamento del motore della copertura, il team ha inviato comandi allo strumento che alterano la quantità di potenza che gli viene fornita. In questo modo, i tecnici sperano di poter individuare il più presto possibile la natura del problema e risolverlo. Soprattutto in vista dell’avvicinarsi della stagione delle tempeste di polvere su Marte.

Attualmente, Perseverance è in viaggio per esplorare un’area soprannominata “Beehive Geyser”, dopo aver segnato il suo millesimo giorno sul Pianeta Rosso il 12 dicembre 2023. Dall’atterraggio del rover il 18 febbraio 2021, SHERLOC ha scansionato e fornito dati ricchi su 34 bersagli rocciosi, creando un totale di 261 mappe iperspettrali di tali bersagli. Speriamo che il problema si risolva, così che possa continuare a farlo anche nel corso del resto della missione.

Ti è piaciuto questo articolo? Lo abbiamo scritto grazie al supporto degli abbonati ad Astrospace Orbit. Solo questo ci ha permesso di scriverlo in modo competente, revisionandolo, rileggendolo e consultando diverse fonti. Ne è valsa la pena? Se ti sembra di sì, puoi iscriverti anche tu ad Astrospace Orbit, avrai accesso a diversi vantaggi e contenuti esclusivi.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Non perderti le ultime notizie e approfondimenti sul settore spaziale:
Iscriviti al nostro canale Telegram e seguici su Instagram