SpaceX ha pubblicato il 12 gennaio la registrazione di un discorso tenuto da Elon Musk a Starbase, dedicato principalmente ai dipendenti di SpaceX ma trasmesso anche su X. Nonostante la location, Musk ha colto l’occasione per parlare di tutte le attività di SpaceX: i Falcon, le Dragon, Starlink e Starship, oltre che di fare un po’ il punto della situazione del 2023. In questo articolo abbiamo cercato di riassumere tutte le principali affermazioni interessanti e novità presentate durante la conferenza.
Falcon 9 e Falcon Heavy
Nel 2023 SpaceX ha effettuato 96 missioni verso l’orbita, svolte con il Falcon 9 e il Falcon Heavy. L’obbiettivo dell’azienda era di eseguirne 100. Musk ha anche ricordato che i Falcon hanno lanciato nel 2023 circa l’80% della massa trasportata in orbita a livello globale, equivalente a circa 1200 tonnellate. Per arrivare su Marte serviranno trasporti dell’ordine delle milioni di tonnellate, ha affermato Musk.
Elon ha inoltre affermato che punteranno a effettuare 40 lanci con lo stesso booster del Falcon 9, il cui record di riutilizzi è attualmente 19. Per il 2024 sono invece previsti 144 lanci dei Falcon, con l’obbiettivo di raggiungere un record di turnaround di 24 ore, cioè tempo trascorso tra un lancio e l’altro dallo stesso pad. Attualmente il record è di 3 giorni. I fairing del Falcon 9 sono stati riutilizzati oltre 300 volte, e Musk ha ricordato come ogni loro riutilizzo permette di risparmiare 6 milioni di dollari.
Dragon
Parlando della Dragon, Musk ha dichiarato che nel 2023 la capsula per il trasporto astronauti ha superato lo Space Shuttle per durata totale nello spazio (considerando la somma di tutti gli Shuttle e di tutte le capsule Dragon) ma è giusto ricordare che la Dragon rimane sei mesi attraccata alla ISS, mentre lo Shuttle eseguiva missioni di pochi giorni.
Sono 42 le persone portate in orbita in totale dalla Crew Dragon e considerando anche la versione cargo, SpaceX ha lanciato delle Dragon più volte dello Space Shuttle. Nel 2024 puntano a effettuare 7 o 8 missioni delle Dragon Crew, numero dipendente dal traffico verso la ISS.
Nella prima metà dell’anno è inoltre previsto il lancio della missione Polaris Dawn, la seconda missione privata organizzata con il miliardario Jared Isaacman. Durante questa missione sarà svolta una attività extraveicolare con una tuta progettata da SpaceX. Musk ha mostrato un nuovo render di questa operazione, affermando che lo sviluppo di tute spaziali è più complesso di quanto sembri. Quella di SpaceX sarà una tuta limitata, in quanto attraccata alla Dragon e quindi senza bisogno di trasportare serbatoi e sistemi di comunicazione.
Starlink
Musk ha affermato che Starlink attualmente ha 2.3 milioni di utenti a livello globale e che un obbiettivo per il 2023 sarà ridurre la latenza del servizio, arrivando a un valore medio sotto i 20 ms.
Ha inoltre ricordato che il passaggio dall’Argon come gas per alimentare i propulsori elettrici sia stato un passaggio importante, che ha ridotto i costi di produzione rispetto al krypton. Starlink è inoltre diventata la più grande rete laser nello spazio, con più di 9000 laser in orbita.
Per quanto riguarda i kit di connessione, Musk ha affermato che attualmente stanno già producendo e spedendo la quarta versione ed entro la fine dell’anno presenteranno la versione mini, un kit che potrà stare all’interno di uno zaino.
Starship
Musk ha parlato molto di Starship, focalizzandosi sugli obiettivi orbitali. Ha confermato che a Starbase saranno presenti due rampe di lancio e due mechazilla, il sistema di assemblaggio e recupero della Starship.
Parlando dell’ultimo volo e degli ultimi progressi di sviluppo, Musk ha affermato innanzitutto che uno dei progressi più importanti sia stato il passaggio dagli attuatori idraulici a quelli elettromeccanici per muovere i motori alla base del Super Heavy. Questo è stato un elemento chiave nel successo della prima parte del volo.
Parlando ancora del secondo test di lancio, ha affermato che solo qualche mese prima del volo hanno deciso di provare la manovra di hot staging. Musk ha inoltre spiegato che se ci fosse stato un payload a bordo della Starship forse sarebbero riusciti ad arrivare in orbita, in quanto l’esplosione della ship è stata provocata dallo scarico dell’ossigeno liquido aggiuntivo, che non ci sarebbe stato con un payload a bordo.
Also, the dancing Raptors via Electric TVC (Thrust Vector Control) vid is awesome: pic.twitter.com/d1iXwWvzvN
— Chris Bergin – NSF (@NASASpaceflight) January 12, 2024
Parlando del prossimo test, previsto per febbraio, Musk ha confermato che l’obbiettivo sarà raggiungere l’orbita e ha citato come ulteriore attività un test di apertura del portellone della Ship in orbita. La prima attività della Starship sarà infatti quella di portare in orbita satelliti e già entro la fine del 2024 puntano a trasportare nello spazio degli Starlink V3. Questo nome per una nuova versione dei satelliti è stato usato da Musk durante questa conferenza per la prima volta.
Infine, come già detto anche dalla NASA precedentemente, ha ricordato come una delle principali sfide per lo sviluppo della Starship lunare sia il trasferimento di propellente in orbita. Per arrivare sulla Luna ci sarà infatti bisogno di effettuare circa 10 lanci di Starship in versione tank per rifornire quell’unica Starship che andrà verso la Luna.
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