La NASA ha aggiornato i contratti del programma CLD (Commercial LEO Destinations) per aumentare i finanziamenti alle stazioni spaziali commerciali attualmente in sviluppo. I progetti che hanno ricevuto questo aggiornamento sono i due ancora attivi, la stazione Orbital Reef di Blue Origin e la Starlab di Voyager Space/Nanoracks.
Blue Origin ha ricevuto un aumento di budget di 42 milioni di dollari, portando il totale a 172 milioni di dollari. Il budget ricevuto dalla stazione Starlab è invece aumentato di 57.5 milioni di dollari per un totale di 217.5 milioni.
Il programma CLD della NASA è stato creato nel 2021 per favorire lo sviluppo di stazioni spaziali commerciali in orbita terrestre bassa, in modo da mantenere una permanenza stabile di esseri umani e di avamposti americani in orbita una volta pensionata la Stazione Spaziale Internazionale, evento previsto entro il 2030.
Trasferimento, non aumento di budget
Questo nuovo finanziamento ottenuto dai due progetti non è un vero e proprio aumento di budget. Si tratta infatti di soldi che sono forniti dalla NASA per due motivi. Il primo è l’evoluzione dei due progetti dato che la NASA fornisce tranche di finanziamento al raggiungimento di determinati obbiettivi e non tutto insieme al momento dell’approvazione.
Il secondo, e principale motivo è che la NASA sta trasferendo parte del budget del programma CLD dopo la rinuncia di Northrop Grumman. La società americana aveva presentato un progetto per una sua stazione spaziale commerciale, la quale era stata selezionata dalla NASA. Nel 2023 ha però annullato questo progetto per unirsi al gruppo di aziende che sta lavorando a Starlab.
Parte dei finanziamenti ricevuti e che avrebbe dovuto ricevere Northrop Grumman sono quindi stati ricollocati. Principalmente quelli dedicati allo sviluppo di una capsula Cygnus di nuova generazione, che ora sarà usata per la stazione Starlab.
La NASA ha inoltre annunciato che ulteriori negoziazioni sono in corso anche con Axiom Space, che sta costruendo una stazione spaziale commerciale all’esterno del programma CLD, con un accordo separato. Questa stazione dovrebbe essere la prima a diventare attiva, con un primo modulo previsto nello spazio nel 2027.
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