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| On 10 mesi ago

SpaceX ha lanciato il satellite svedese Ovzon 3 verso l’orbita geostazionaria

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Il primo satellite geostazionario privato svedese è partito oggi, 4 gennaio, a bordo di un Falcon 9 di SpaceX, quando in Italia erano le 00:04. Si chiama Ovzon 3 e sarà in grado di fornire servizi di telecomunicazioni a circa un terzo della Terra.

Per SpaceX questo è già il secondo lancio del 2024, un anno in cui puntano a effettuare almeno 12 missioni al mese. Il primo stadio del Falcon 9 era al suo decimo volo e, grazie ai soli 1800 kg del satellite, ha potuto conservare abbastanza propellente da far ritorno direttamente sulla terraferma.

Ora il satellite utilizzerà il suo sistema a propulsione elettrica per raggiungere l’orbita finale, dalla quale potrà iniziare a fornire i suoi servizi di connessione. Ovzon ha ordinato la costruzione del satellite nel 2018 e, nel corso degli anni, è stato trasferito su tre diversi vettori per il suo lancio.

Satellite di nuova generazione

Ovzon ha affidato, nel 2018, la costruzione del suo satellite all’azienda statunitense Maxar Technologies, che lo ha sviluppato partendo dal bus della classe Legion. Maxar utilizza questa tipologia di bus per satelliti destinati all’orbita terrestre bassa ma, per consentire a Ovzon di ridurre i costi, hanno optato per questa tipologia anche per un satellite geostazionario.

Il satellite è dotato di un processore di bordo proprietario in grado di gestire e orientare le onde radio verso i terminali, senza orientare fisicamente le antenne. Per l’alimentazione di tutti i sistemi elettronici, Ovzon 3 è dotato di due pannelli solari di tipo ROSA (Roll-Out Solar Array). Si tratta della prima applicazione commerciale di questi pannelli, tuttora in uso sulla Stazione Spaziale Internazionale e montati anche sulla sonda DART della NASA.

Inizialmente il satellite di Ovzon sarebbe dovuto partire a bordo del Falcon Heavy, che lo avrebbe immesso direttamente sull’orbita di destinazione. Ad agosto 2019 però, a seguito di un’offerta migliore da parte di Arianespace, Ovzon ha deciso di spostare il suo satellite sull’Ariane 5, con partenza prevista nel 2021.

A causa dei ritardi di Maxar nella realizzazione del satellite, Ovzon ha dovuto rinunciare al suo posto su uno degli ultimi Ariane 5, passando così nuovamente a SpaceX, ma optando per il Falcon 9. I diversi ritardi inoltre, hanno costretto l’azienda svedese a dovere ottenere diverse proroghe dei permessi per l’utilizzo delle bande di frequenza.

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A luglio 2023, Ovzon ha presentato anche il suo nuovo dispositivo per potersi connettere con i satelliti, chiamato Ovzon T7. Si tratta di una piccola parabola da 2,8 kg e largo circa 20 cm, che consentirà una velocità massima in download di 60 Mbps e 10 Mbps in upload.

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