La missione MMX (Martian Moons eXploration) dell’agenzia spaziale giapponese JAXA, diretta verso le lune di Marte e il cui lancio era previsto nel settembre 2024, è stata riprogrammata. Attualmente si sa solo che è rimandata all’anno fiscale 2026.
La decisione, comunicata ieri dalla JAXA, è stata presa in seguito alla revisione del calendario dei piani spaziali approvata dal quartier generale della strategia di sviluppo spaziale del governo giapponese. La causa principale sembrerebbe essere il fallimento del volo di debutto del razzo H3 a marzo di quest’anno. H3, infatti, era il lanciatore scelto per questa missione. Al momento non è noto quali siano le altre cause (e se ce ne siano).
Il team del progetto MMX continuerà comunque a portare avanti lo sviluppo delle diverse componenti della missione, sperando in un lancio nel 2026 privo di ulteriori ritardi. La missione, essendo diretta verso Marte, può partire solo in concomitanza con la finestra di lancio disponibile ogni 26 mesi. L’impossibilità di avere il vettore disponibile per l’estate 2024 ha quindi comportato un rinvio al 2026.
MMX in breve
MMX è una missione progettata per atterrare sulla luna più grande di Marte, Phobos, e raccoglierne dei campioni, e per condurre osservazioni ravvicinate di Deimos, l’altro satellite marziano. L’obbiettivo principale è fornire informazioni chiave per aiutare a determinare se le lune marziane sono asteroidi catturati, o il risultato di un corpo più grande che ha colpito Marte in passato.
Partecipano al progetto anche la NASA, l’ESA e il CNES, che forniranno alcuni dei suoi sette strumenti scientifici. La NASA contribuirà con lo spettrometro per neutroni e raggi gamma MEGANE. Il CNES con lo spettrometro nell’infrarosso vicino NIRS4/MacrOmega. E anche con un piccolo rover in collaborazione con il DLR tedesco, IDEFIX, per l’esplorazione in situ della superficie della luna marziana Phobos.
Il lancio di MMX era previsto per settembre 2024 e sarebbe arrivata nell’orbita di Marte nell’agosto 2025, in coincidenza con l’Esposizione Mondiale di Osaka. In concomitanza con l’evento, MMX avrebbe tentato l’atterraggio su Phobos per raccogliere un minimo di 10 grammi di campioni. Successivamente, avrebbe effettuato dei sorvoli della luna più piccola Deimos, prima che un modulo contenente i campioni venisse rimandato verso la Terra, arrivando nel luglio 2029.
I problemi con il vettore H3
Il nuovo vettore giapponese H3 è sviluppato dalla JAXA con Mitsubishi Heavy Industries (MHI). H3 era il culmine di un decennio di sviluppo e ottimizzazione della precedente famiglia di razzi HII.
Dopo anni di ritardi e dopo aver interrotto il suo primo tentativo di lancio il 16 febbraio, il 6 marzo 2023 (10:37 del 7 marzo in Giappone) il nuovo razzo H3 della JAXA è decollato dal centro spaziale di Tanegashima per un test orbitale. 5 minuti e 27 secondi dopo il decollo, è stato inviato un comando al razzo per la separazione degli stadi e l’accensione del secondo stadio.
A sette minuti dall’inizio del volo, la velocità del razzo ha iniziato a diminuire e non è stato possibile confermare l’accensione del secondo stadio. Poco dopo, i controllori di missione hanno inviato il comando di distruzione al razzo, per evitare un rientro incontrollato, ponendo fine anticipatamente al suo primo volo di prova.
Ciò ha determinato un completo fallimento del test di H3, razzo pensato per collocarsi nel mercato internazionale. Che avrebbe dovuto lanciare, tra altre, anche la missione MMX. La JAXA ha dichiarato il mese scorso che intende tentare un secondo lancio di H3 entro la fine di marzo 2024.