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| On 11 mesi ago

Da oggi un frammento dell’asteroide Bennu è in mostra allo Smithsonian

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Da oggi, 3 novembre 2023, presso lo Smithsonian National Museum of Natural History di Washington, DC, sarà possibile vedere dal vivo un frammento roccioso dell’asteroide Bennu. Il frammento, raccolto dalla missione OSIRIS-REx della NASA, fa parte del materiale raccolto dal braccio robotico della sonda il 20 ottobre 2020, e portato sulla Terra il 24 settembre di quest’anno.

Il National Museum of Natural History, fondato nel 1910 e amministrato dallo Smithsonian Institution, è il primo a esporre pubblicamente i campioni di Bennu. Il frammento si troverà nella Janet Annenberg Hooker Hall of Geology, Gems and Minerals, la galleria del museo dedicata ai meteoriti.

L’asteroide Bennu

L’11 ottobre la NASA ha tenuto una conferenza stampa in cui ha rivelato i risultati delle prime analisi sull’asteroide Bennu. Un corpo roccioso grande quanto l’Empire State Building, con la forma di una trottola e un’orbita attorno al Sole tra la Terra e Marte.

Rocce e polveri di questo asteroide sono state raccolte dal TAGSAM, il braccio robotico di OSIRIS-REx, che la NASA sta ancora cercando di aprire. Nel frattempo, sono in fase di analisi approfondita tutti i frammenti rimasti intrappolati all’esterno della testa del TAGSAM, che finora sembrano essere molto ricchi di carbonio e d’acqua.

Il “bonus sample” di OSIRIS-REx, materiale extra raccolto all’esterno del contenitore principale. Ci sono particelle più piccole della polvere, e altre grandi qualche millimetro. Credits: NASA

I ricercatori ipotizzano che asteroidi simili a Bennu, contenenti così tanta acqua, abbiano bombardato la Terra miliardi di anni fa, fornendo l’acqua che ha poi formato i primi oceani del pianeta. “Le conoscenze che otterremo dallo studio del campione dell’asteroide Bennu influenzeranno la nostra comprensione scientifica del Sistema Solare per le generazioni a venire” ha dichiarato l’amministratore della NASA Bill Nelson. “E condividendo questo campione di 4.5 miliardi di anni fa con il pubblico, speriamo di ispirare la generazione Artemis e le generazioni future a porsi domande ancora più grandi e a fare ancora più scoperte scientifiche”.

L’esposizione dei frammenti di Bennu nei musei

Oltre al campione di Bennu, i visitatori dello Smithsonian National Museum of Natural History potranno vedere anche un modellino in scala della sonda OSIRIS-REx, prestato da Lockheed Martin, e uno del razzo Atlas V 411 che ha lanciato la missione nel 2016, prestato dalla United Launch Alliance. L’esposizione comprenderà anche un video con interviste, animazioni e immagini della missione.

Altri campioni saranno esposti successivamente all’Alfie Norville Alfie Norville Gem & Mineral Museum dell’Università dell’Arizona, a Tucson, e allo Space Center di Houston, adiacente al Johnson Space Center della NASA, dove attualmente risiede la maggior parte dei campioni di Bennu.

Come Nelson anche Tim McCoy, curatore dello Smithsonian, spera che la mostra contribuisca a ispirare la prossima generazione di scienziati a esplorare i primi eoni della storia della Terra. Ha dichiarato:

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Questa mostra è la nostra prima occasione per condividere questo incredibile viaggio con il pubblico. L’apprendimento dei segreti di questi campioni è solo all’inizio, e continuerà in futuro con tecniche che devono ancora essere inventate, per rispondere a domande che non abbiamo ancora posto.