Il 1 novembre, durante una cerimonia svoltasi all’ambasciata olandese negli Stati Uniti, i Paesi Bassi hanno firmato gli Accordi Artemis, diventando il 31esimo Paese a unirsi alla collaborazione internazionale Artemis per l’esplorazione della Luna. Il Paese europeo è diventato il 31esimo firmatario di questi principi, dopo che il 14 settembre lo ha fatto anche la Germania. Essa è stata il 29esimo Stato firmatario.
Si è così saltato il numero 30, di cui la NASA ha dato comunicazione direttamente nel comunicato stampa relativo alla firma con i Paesi Bassi. Senza una cerimonia e un annuncio formale, a ottobre anche l’Islanda si è unita agli Accordi Artemis.
Non è ancora chiaro il perché non ci sia stato un annuncio e perché l’infografica formale non è ancora stata aggiornata (in copertina a questo articolo). La firma fra la NASA e i Paesi Bassi è stata effettuata dall’amministratore della NASA Bill Nelson, con il direttore del Netherlands Space Office (NSO) Harm van de Wetering.
Alla cerimonia erano presenti anche Pam Melroy, deputy administrator della NASA; Chirag Parikh, executive secretary of the U.S. National Space Council e Birgitta Tazelaar l’ambasciatrice dei Paesi Bassi negli Stati Uniti.
Con questo accordo sono diventati 9 i Paesi firmatari degli Accordi Artemis facenti parte dell’UE. Sono presenti Paesi firmatari in tutti i continenti, e la NASA ha annunciato che sono molteplici le discussioni in atto per ulteriori firme, che arriveranno nei prossimi mesi.
Gli Accordi Artemis sono una firma formale che la NASA richiede agli Stati che intendono collaborare all’esplorazione lunare di Artemis. Sono accordi firmati quindi con gli Stati Uniti, e non con una rappresentanza internazionale. Sono però uguali per tutti, e garantiscono a due Paesi firmatari una base comune su cui intraprendere collaborazioni di esplorazione lunare.
Anche la Cina guida un programma simile, facente parte della ILRS (International Lunar Research Station). La Cina ha finora ottenuto circa 15 firme, sia da Stati sovrani che da organizzazioni indipendenti e Università. Non è reso noto il contenuto di queste collaborazioni, che al contrario degli Accordi Artemis sembrano essere personalizzate in base al firmatario.
Ti è piaciuto questo articolo? Lo abbiamo scritto grazie al supporto degli abbonati ad Astrospace Orbit. Solo questo ci ha permesso di scriverlo in modo competente, revisionandolo, rileggendolo e consultando diverse fonti. Ne è valsa la pena? Se ti sembra di sì, puoi iscriverti anche tu ad Astrospace Orbit, avrai accesso a diversi vantaggi e contenuti esclusivi.
Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.
Non perderti le ultime notizie e approfondimenti sul settore spaziale:
Iscriviti al nostro canale Telegram e seguici su Instagram