Sta arrivando una nuova cometa nei nostri cieli, già fotografabile in alcune condizioni e potenzialmente visibile ad occhio nudo tra l’inverno e la primavera 2024. Si chiama 12P/Pons-Brooks ed è una cometa periodica del Sistema Solare, appartenente alla stessa famiglia della (più famosa) cometa di Halley. È stata scoperta il 12 luglio 1812 da Jean-Louis Pons dall’Osservatorio di Marsiglia, e poi ri-scoperta indipendentemente il 2 settembre 1883 dall’astronomo americano William Robert Brooks.
12P/Pons-Brooks ha un periodo orbitale di ben 71 anni, 5 in meno rispetto alla cometa di Halley. La sua orbita ha un’eccentricità di 0.95 e all’afelio (massima distanza dal Sole) arriva a 33.6 Unità Astronomiche dalla nostra stella, poco oltre l’orbita di Nettuno. La cometa ha un diametro stimato di circa 30 chilometri e il suo nucleo contiene una miscela di gas, polvere e ghiaccio, nota come criomagma.
Le eruzioni criomagmatiche della Pons-Brooks
Gli outburst sono fenomeni che si manifestano quando la radiazione solare riscalda l’interno di una cometa, la pressione aumenta e attraverso grandi fessure nella crosta ghiacciata il criomagma viene espulso nello spazio, in vere e proprie eruzioni.
Quando la cometa è stata osservata il 10 giugno 2020 dal Lowell Discovery Telescope era di magnitudine +23 e si trovava a 11.6 Unità Astronomiche dal Sole. La sua luminosità ha continuato ad aumentare in maniera piuttosto regolare, fino al 19 luglio di quest’anno, quando la magnitudine è passata da +16.6 a +11.6 nel corso di una sola giornata. Una situazione simile si è verificata il 5 ottobre, quando la luminosità della cometa è improvvisamente aumentata di circa 40 volte.
Variazioni di luminosità di questo tipo sono da attribuire agli outburst cometari, la conferma arriva anche dall’aumento delle dimensioni della chioma. Durante l’evento del 20 luglio la cometa rilasciò nello spazio circa 10 miliardi di chilogrammi di polvere e ghiaccio. Il 5 agosto la chioma si era espansa fino a raggiungere un diametro di 600 mila chilometri, con una velocità di espansione di 220 m/s. Sebbene inizialmente sferica, la chioma ha mutato forma in pochi giorni a causa degli effetti della pressione di radiazione sulle polveri.
12P/Pons-Brooks è una cometa non nuova a questo tipo di comportamento. Nel corso della sua storia osservativa ha mostrato outburst nei passaggi del 1812, del 1883, del 1954 e nel 2023. Al momento dell’eruzione criomagmatica del 20 luglio la cometa era a 3.89 Unità Astronomiche dal Sole, quindi ci si può aspettare che ne avvengano altri.
Quando e come osservare la cometa
La Pons-Brookes dovrebbe superare la soglia della visibilità a occhio nudo da fine febbraio a metà giugno 2024. A causa della sua scarsa elongazione dal Sole in quel periodo, la cometa sarà visibile soltanto a inizio serata. Quindi è consigliato sfruttare i mesi precedenti per riuscire ad osservare anche possibili outburst.
Attualmente, questo corpo celeste si trova nella costellazione di Ercole, ha una magnitudine osservata di +10.5 ed è visibile con un telescopio di almeno 150mm di diametro da cieli bui e poco inquinati. Data la sua scarsa luminosità appare nell’oculare come un piccolo batuffolo biancastro, se si dispone di un setup per astrofotografia con focali piuttosto lunghe allora è possibile evidenziare la chioma e la sua evoluzione a seguito della recente attività.
La Pons-Brooks dovrebbe superare la magnitudine +5, ma bisogna tenere a mente che le comete sono corpi celesti estremamente imprevedibili, pertanto la luminosità prevista potrebbe subire variazioni sia in positivo che in negativo. Grazie a questo sito è possibile seguire la sua evoluzione in diretta, osservando le coordinate in tempo reale e la sua posizione nella volta celeste.