L’azienda americana Axiom Space sta attualmente progettando la prima stazione spaziale commerciale, la Axiom Station che dovrebbe raggiungere l’orbita a partire dal 2026. In questo la collaborazione con l’Italia è forte, dato che alcuni dei moduli principali della Axiom Space sono in fase di costruzione in Italia, da Thales Alenia Space.
Oltre a questo, già da due anni organizzano missioni commerciali sulla ISS con la collaborazione di SpaceX, addestrando astronauti civili e gestendo la loro permanenza sulla Stazione per una decina di giorni. Durante la prossima missione, la terza di questo programma, salirà nello spazio anche il Col. Italiano Walter Villadei.
La collaborazione di Axiom Space con l’Italia, già ampia e strutturata, si è particolarmente ampliata oggi, 4 ottobre, con la firma di una collaborazione con Prada nella costruzione di tute spaziali da usare sulla superficie della Luna. Axiom infatti sta costruendo delle tute spaziali per attività extraveicolari per la NASA. In particolare quelle che saranno usate dagli astronauti americani durante il primo allunaggio del programma Artemis, previsto durante la missione Artemis III.
Queste tute sono state affidate all’industria privata dopo diversi anni di ritardi e rinvii del progetto sviluppato internamente dalla NASA, tanto che nel 2021 si pensava che sarebbero state proprio le tute a dover far rinviare il primo allunaggio. Per scendere sulla superficie della Luna e per gestire un programma prolungato e ampio come Artemis c’è infatti bisogno di una nuova generazione di tute spaziali: più flessibili, resistenti, sicure e comode.
Per costruire una tuta spaziale adatta ad attività extraveicolari, lo sviluppo e l’attenzione ai dettagli deve essere molta. Queste tute sono infatti delle vere e proprie “navicelle spaziali” su misura d’uomo, dato che permettono di sopravvivere all’ambiente spaziale. Sono dotate di supporto vitale, sistemi di raffreddamento e riscaldamento, sistemi di riciclo dell’acqua e dei fluidi corporei, computer per le comunicazioni e le analisi basilari.
Oltre a tutto questo devono anche permettere il movimento dell’astronauta, permettendogli di operare nello spazio. Quelle attualmente usate per uscire dalla ISS possono arrivare a costare fino a 50 milioni di dollari l’una. Esse non sono però adatte a muoversi sulla superficie lunare, dove la gravità è presente, e dove soprattutto c’è la regolite. La polvere che copre la superficie, è dappertutto, taglia e leviga, ed è anche elettrostaticamente carica. Fare delle tute spaziali non è quindi banale.
Quelle di Axiom si chiamano Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU), e ora avranno anche il supporto di Prada. Axiom le aveva già mostrate a marzo del 2023, ma non è ancora chiaro se quello fosse il design definitivo. Prada e Axiom hanno affermato che il supporto delle due aziende sarà efficace soprattutto nella gestione di materiali e design innovativi.
L’azienda di moda e design italiana non è solo un colosso del lusso, ma negli anni ha partecipato a diversi progetti di alta tecnologia, uno su tutti lo sviluppo di Luna Rossa, l’imbarcazione a vela da competizione. Lorenzo Bertelli, direttore del Marketing del Gruppo Prada ha così commentato questa collaborazione con Axiom:
The constantly forward-thinking ethos of Prada for humanity has broadened to his desire of adventure and to brave new horizons: space. We are honored to be a part of this historic mission with Axiom Space. Our decades of experimentation, cutting-edge technology and design know-how – which started back in the ‘90s with Luna Rossa challenging for the America’s cup – will now be applied to the design of a spacesuit for the Artemis era. It is a true celebration of the power of human creativity and innovation to advance civilization.
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