L’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos) ha finalmente pubblicato i risultati delle analisi preliminari sullo schianto di Luna-25 sulla superficie lunare. L’impatto della sonda, avvenuto il 19 agosto durante una delle ultime manovre di trasferimento orbitale, fin da subito era stato attribuito a un malfunzionamento del sistema propulsivo. Quest’ultimo era rimasto acceso per più tempo del previsto: 127 secondi invece degli 84 secondi previsti!
A documentare l’impatto di Luna-25, missione che avrebbe dovuto rappresentare il ritorno della Russia sulla Luna dopo un’assenza che durava dal 1976, ci ha pensato la sonda LRO della NASA. Qualche giorno dopo l’impatto, infatti, il satellite della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha trovato il cratere originato dall’impatto della sonda russa Luna-25. Il cratere, di circa 10 metri di diametro, si trova nella parte sud-orientale della Luna, nella regione del Mare Marginis.
Dopo circa un mese e mezzo di distanza dal fallimento della missione Luna-25, Roscosmos ha reso pubblico il motivo dell’accensione prolungata del sistema di propulsione. Secondo l’Agenzia, si è trattato di un problema legato ad una comunicazione anomala tra il sistema di controllo di bordo e gli accelerometri dell’unità di misurazione della velocità angolare (BIUS-L).
Durante la manovra di passaggio verso l’orbita preparatoria all’allunaggio, gli accelerometri misurano la velocità della sonda e inviano un segnale al sistema di controllo. Ciò avviene quando quest’ultimo ha raggiunto i parametri prestabiliti. Una volta fatto questo e raggiunti i parametri, il sistema di controllo stesso “spegne” i propulsori.
Nel mentre, il sistema riceve un grande quantitativo di informazioni dai diversi sistemi di bordo, contemporaneamente, e per ciascuno di essi, invia i comandi che gli spettano. Alcuni “devices” devono avere la priorità rispetto ad altri, e in caso contrario i comandi vengono distribuiti in maniera randomica. Nella fattispecie, gli accelerometri non erano accesi, dunque non hanno ricevuto la priorità nei comandi.
Cos’è dunque accaduto? Che gli accelerometri non sono stati accesi in tempo e il sistema di controllo non ha ricevuto dati da essi. Questo ha significato che il sistema di controllo non sapeva quale impulso fosse già stato dato e quale velocità avesse raggiunto la navicella spaziale.
Pertanto, non ha inviato il segnale di spegnimento dei motori. A questo punto, dopo un’accensione prolungata di circa 40 secondi rispetto a quella prevista, i motori hanno messo la sonda Luna-25 in un’orbita con perilunio al di sotto della superficie lunare. Quello desiderato, invece, era ben 19 km sopra la superficie della Luna, con il conseguente catastrofico schianto.
Allo IAC 2023, attualmente in corso a Baku, durante un panel dedicato all’esplorazione lunare russa, un rappresentante di Roscosmos ha mostrato una slide, ripresa nell’immagine poco sopra, relativa al programma Luna. Si nota come tutte le date originariamente previste per le missioni lunari di questo decennio sono attualmente in fase di revisione. Il fallimento della missione Luna-25 quindi, oltre ad aver messo in crisi il programma russo rischia di mettere in seria difficoltà la partecipazione al programma ILRS guidato dalla Cina.
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