ESA
| On 1 anno ago

Ci sono stati alcuni piccoli problemi con il sensore di guida fine del telescopio Euclid

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La scorsa settimana il telescopio spaziale Euclid ha terminato la fase di messa in servizio, o di commissioning, e iniziato quella di performance and verification (PV), durante la quale si effettuano delle acquisizioni per ottenere i dati di calibrazione necessari all’analisi scientifica.

Tuttavia, è sorto un problema che incide sull’affidabilità del sistema di guida fine. Stiamo parlando del sensore d’assetto FGS (Fine Guidance Sensor). Esso consiste di sensori ottici che fotografano il cielo ai lati del campo visivo dello strumento visibile (VIS, Visible Instrument).

L’FGS utilizza le stelle guida per fornire con grande precisione la direzione in cui il telescopio deve puntare per osservare una determinata sorgente. Queste informazioni vengono poi utilizzate dal sistema del telescopio spaziale che controlla l’orientamento e il movimento orbitale, il cosiddetto Attitude and Orbit Control System (AOCS), per puntare Euclid e mantenere accuratamente il puntamento del telescopio.

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Durante la messa in servizio, il team ha eseguito vari test dedicati dell’FGS e dell’AOCS. All’inizio della fase PV tuttavia, sebbene la maggior parte dei sistemi funzioni bene, in alcuni casi il sistema di guida non è riuscito a fornire e mantenere il puntamento corretto. Il problema sembra essere intermittente, ma ha una frequenza che richiede attenzione.

Perché il sensore di guida fine è così importante?

Il sensore di guida fine è un elemento chiave del sottosistema AOCS di Euclid, ma è essenziale per un telescopio spaziale in generale. Infatti, anche senza le interferenze dell’atmosfera terrestre, ci sono comunque alcuni fattori che possono influenzare la qualità delle immagini catturate da un telescopio spaziale, tra cui la stabilità e la precisione del puntamento.

Esso deve essere orientato con estrema precisione verso gli oggetti di interesse. Qualsiasi piccola deviazione dall’orientamento desiderato può compromettere la qualità delle immagini. Un sensore di guida fine monitora costantemente la posizione dell’oggetto che sta venendo osservato, e fornisce feedback in tempo reale per correggere eventuali deviazioni.

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Il Fine Guidance Sensor (FGS) di Euclid. Credits: Leonardo

Durante l’osservazione inoltre, il telescopio può subire vibrazioni o deviazioni causate da variazioni termiche, spostamenti di massa interna o altri fattori. Un sensore di guida fine è in grado di rilevare questi movimenti indesiderati e fornire segnali per attivare i meccanismi di correzione, come i motori di orientamento, per mantenere il telescopio stabile e puntato con precisione.

I tentativi di risoluzione del problema

Il team ha scoperto che in determinate circostanze, l’FGS di Euclid non forniva informazioni di guida affidabili. Qualcosa di problematico da gestire per il software del veicolo spaziale, ma soprattutto da correggere il prima possibile.

Innanzitutto, è stata presa la decisione di interrompere la fase PV e di tornare alla messa in servizio. Nei prossimi giorni, il team di missione svilupperà e testerà nuovi aggiornamenti software, e in seguito il programma della fase PV verrà modificato per adattarlo alle nuove tempistiche.

Si tratta di una soluzione temporanea, spiega il Project Manager di Euclid Giuseppe Racca. L’idea è quella di identificare gli errori di lettura dell’FGS e di consentire all’AOCS di controllare correttamente l’orientamento.

Nel frattempo, un altro team si sta occupando di risolvere in modo permanente l’affidabilità dell’FGS. “Presto testeremo la prima soluzione in orbita, e tutte le indicazioni sono positive” ha affermato Racca. “Sono fiducioso che potremo presto riprendere la fase PV.”

Il comunicato stampa ufficiale dell’ESA si può trovare qui.