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| On 1 anno ago

La storia del detrito di un razzo non identificato trovato in Australia

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In Australia, su una spiaggia chiamata Green Head beach, vicino a Jurien Bay 255 km a nord di Perth, sabato 15 luglio è stato trovato un detrito facente parte di un razzo ancora non identificato. L’oggetto è alto circa 3 metri, con un diametro di 2 metri e mezzo.

L’oggetto è stato messo in sicurezza dalla polizia australiana e successivamente sono intervenute anche delle forze speciali esperte di esplosivi e bonifica. Nei primi giorni si è pensato che questo oggetto potesse far parte di un aereo scomparso nel 2014 in Australia occidentale, ma dopo pochi giorni è diventato chiaro che facesse parte di un razzo.

Il vettore in questione deve però ancora essere identificato, e questo giustifica ulteriormente le misure di sicurezza intraprese. Diversi vettori, soprattutto in Asia, utilizzano ancora propellenti pericolosi, e nonostante sia chiaro che il detrito provenga dall’orbita, potrebbe ancora contenere elementi pericolosi.

Un confronto fra il detrito trovato in Australia, sulla sinistra, e il terzo stadio del PSLV sulla destra.

Un razzo indiano?

Dopo alcuni giorni, è stato definitivamente chiarito che si tratta del pezzo di un serbatoio di un razzo, ma non è ancora chiaro quale. Inoltre, non è chiaro che tipo di detrito sia, se un oggetto rientrato dall’orbita o il pezzo di un razzo ricaduto durante la prima fase del volo. In questo secondo caso sarebbe l’elemento di un primo stadio.

Per ora l’indiziato principale è il terzo stadio di un razzo indiano, il PSLV. Questo vettore, alto 44 metri, è in grado di portare circa 1700 kg in orbita SSO a 600 km di quota, ed è utilizzato dall’India fin dal 1993. È un razzo a quattro stadi, con dei piccoli booster a propellente solido al primo stadio. Anche il terzo stadio in questione è alimentato a propellente solido, con HTPB (polibutadiene con radicali ossidrilici terminali) come combustibile.

Sreedhara Panicker Somanathamministratore dell’Agenzia Spaziale Indiana, è stato sentito dalla BBC, alla quale ha confermato che si tratti palesemente di un pezzo di razzo, ma che non può confermare che si tratti di un pezzo del razzo indiano fino a che non verrà analizzato da dei tecnici dell’ISRO. Questa ipotesi rimane comunque la più probabile.

Il rinvenimento di oggetti provenienti dallo spazio è un fenomeno che vedremo accadere sempre più spesso, per due motivi. Ovviamente per il crescente numero di lanci spaziali che viene eseguito. Nel 2021 si è battuto il record di lanci in un anno, che resisteva dagli anni ’60, e nel 2023 si supererà ancora.

In secondo luogo per la maggiore attenzione che si fa ai detriti spaziali. Finché non avremo una tecnologia efficace per il recupero e riutilizzo dei detriti in orbita, forzare il rientro in atmosfera di grossi satelliti e ultimi stadi dei razzi, che in precedenza si lasciavano nello spazio, è l’unica soluzione.

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