L’operatore satellitare americano Viasat ha annunciato il 12 luglio di avere riscontrato problemi nella fase di dispiegamento del riflettore di Viasat-3 che “possono avere un impatto sostanziale sulle prestazioni del satellite ViaSat-3 Americas”.
L’eventuale perdita del satellite potrebbe far scattare l’indennizzo più grande nella storia delle polizze assicurative per satelliti. La cifra riportata da diversi insider si aggira intorno a 420 milioni di dollari e non coprirebbe neanche l’intero costo di Viasat-3.
ViaSat-3 Americas, con una massa di circa 6000 kg è sviluppato sul bus satellitare 702MP di Boeing. Si tratta del primo di un gruppo composto da tre satelliti geostazionari che serviranno a fornire internet a livello globale. Con ViaSat-3 Americas, come suggerisce il nome, era prevista la copertura in Nord e Centro America, i due successivi saranno invece destinati a coprire le macroregioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) e APAC (Asia e Oceania).
Viasat-3 Americas era stato lanciato da SpaceX il primo maggio a bordo di un Falcon Heavy in configurazione expandable, una scelta inusuale per i satelliti commerciali ma espressamente rischiesto da Viasat. Il risultato, a scapito di un maggiore costo per l’azienda americana, è stato un inserimento del satellite direttamente in orbita geostazionaria, risparmiando mesi e propellente di tempo. Un risparmio che ora rischia di essere veramente inutile.
Un record nella storia delle assicurazioni?
Alla luce di questi problemi è molto probabile che il satellite sia destinato a una “perdita totale”, ovvero inoperabile per le operazioni commerciali. In questo caso Viasat potrebbe ricevere fino a 420 milioni di dollari dall’agenzia con cui ha sottoscritto l’assicurazione.
Tuttavia questa cifra sarebbe solo il 60% dell’intero costo della missione, che secondo la testata “The San Diego Union-Tribune” si attesta intorno ai 700 milioni di dollari. L’indennizzo non coprirebbe neanche parte dei mancati futuri introiti che l’aziende prevede di fare nella vita operativa di almeno 15 anni del satellite.
Questa cifra record si accinge a battere il precedente record di 415 milioni di dollari per il premio assicurativo spaziale più costoso di sempre, segnato dal satellite emiratino Falcon Eye-1 nel 2019. Il satellite militare arabo era stato perso nel fallimento del lancio a bordo del razzo europeo Vega. Prima ancora, solo nel 2013 si era arrivati a una cifra simile, con la perdita al lancio di Intelsat-27 per un valore di 406 milioni di dollari.
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Viasat e il riflettore più grande di sempre
I satelliti Viasat-3 sono mezzi di grandi dimensioni e prestazioni, anche all’interno della categoria dei grandi satelliti che si trovano in orbita geostazionaria. I pannelli solari dispiegati producono un massimo di 25 kW e arrivano alla lunghezza di 44 metri, che Boeing sponsorizza con il paragone all’apertura di un 767.
A completare queste grande dimensioni del satellite c’è anche quello che Viasat descrive come il più grande riflettore commerciale al mondo, che permette la capacità di trasmissione di 1 Terabits per secondo, una nuova generazione per le telecomunicazioni. Inoltre il braccio da cui si snoda questo imponente riflettore è stato sviluppato basandosi su uno dei bracci del parasole del James Webb Space Telescope.
Il braccio è uno degli indiziati proprio per i problemi che riguardano il dispiegamento del riflettore, tuttavia Viasat non ha specificato le cause specifiche e le componenti coinvolte. Viasat non ha inoltre fornito il nome del produttore del riflettore. In precedenza, l’azienda aveva però menzionato Northrop Grumman e Boeing come parte del team del satellite.
Considerando che Northrop Grumman produce la serie di riflettori AstroMesh ed era responsabile della costruzione del James Webb, è ragionevole pensare sia il costruttore anche del riflettore di Viasat-3.