In cima al Cerro Armazones, nel deserto cileno di Atacama, ingegneri e operai edili stanno assemblando la struttura della cupola di un telescopio rivoluzionario. Si tratta dell’Extremely Large Telescope (ELT) dello European Southern Observatory (ESO), che sarà il più grande e tecnicamente complesso telescopio al mondo per l’osservazione nell’ottico e nell’infrarosso.
La costruzione di questo progetto ha da poco superato il 50% del completamento, e si prevede che il resto della realizzazione sarà molto più rapido. La maggior parte dell’infrastruttura di supporto è costruita e attrezzata, mentre lo scorso anno è entrato in funzione un impianto fotovoltaico che fornisce energia rinnovabile al sito.
Nel frattempo, specchi, strumentazione, sistemi adattivi e di controllo e altre componenti del telescopio sono in fabbricazione presso varie aziende in Europa. Il piano è di iniziare le osservazioni scientifiche nel 2028. L’ELT sarà potenzialmente in grado di cambiare radicalmente ciò che sappiamo del nostro Universo.
ll rivoluzionario design ottico di ELT è a buon punto
L’ELT avrà un design ottico a cinque specchi. Il gigantesco specchio principale, M1, sarà composto da 798 singoli segmenti esagonali. È stato già prodotto più del 70% delle forme grezze dei segmenti e dei loro supporti. Gli specchi secondario e terziario invece, M2 e M3, sono stati fusi e ora sono in fase di lucidatura.
M4 invece sarà uno specchio adattivo e flessibile, che regolerà la propria forma mille volte al secondo per correggere le distorsioni causate dalla turbolenza dell’aria. Tutti e sei i sottili petali sono completati e saranno presto integrati nella struttura di supporto. Anche le sei le sorgenti laser, altro componente del sistema di ottica adattiva dell’ELT, sono state prodotte e consegnate all’ESO per procedere con i test. Inoltre, tutti e quattro i primi strumenti scientifici di cui sarà dotato l’ELT sono nella fase finale di progettazione, e per alcuni sta per iniziare la fase di produzione.
Ora è tutto in discesa (o quasi)
Dopo nove anni, essere arrivati a metà della costruzione di ELT è un gran traguardo, per un progetto grande e complesso come questo. Ora si prevede che il completamento del restante 50% del progetto sarà più rapido rispetto alla costruzione della prima metà, che comprendeva anche il lungo processo di progettazione e assegnazione delle diverse componenti del telescopio.
Oltre ad alcuni ritardi pratici, la costruzione è stata influenzata anche dalla pandemia di COVID-19, con la chiusura del sito per diversi mesi e altri ritardi nella produzione di molti dei componenti. I processi di fabbricazione sono ripartiti e più efficienti, perciò si prevede che la restante metà dell’ELT richiederà solo cinque anni (se tutto andrà come deve).
Qui un video-aggiornamento dell’ESO che mostra il processo di costruzione di ELT di questi nove anni.