A seguito della Flight Readiness Review per il lancio della missione Ax-2 di ieri, 15 maggio, NASA e SpaceX hanno tenuto una teleconferenza in cui hanno programmato per il 21 maggio la partenza della missione. Oltre alla data, hanno rivelato ulteriori informazioni relative al traffico verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Nel giro di circa due mesi, è previsto l’arrivo di tre diverse capsule. Si inizierà con la Dragon di Ax-2, seguita poi dalla Cargo Dragon della missione CRS-28, per poi passare al primo volo con equipaggio della Starliner di Boeing. L’ordine di partenza potrebbe subire modifiche in caso il lancio di Ax-2 subisca ritardi, soprattutto legati al maltempo.
Durante la conferenza sono emerse anche informazioni legate all’utilizzo del Falcon 9. L’azienda ha infatti dichiarato di aver modificato il profilo di volo della missione Ax-2, rispetto ai precedenti voli delle capsule Crew Dragon. Inoltre, SpaceX ha annunciato l’obiettivo di riutilizzare un singolo booster per più di 15 volte.
Gestione del traffico
I quattro astronauti di Ax-2 è previsto che decollino dal pad 39A il 21 maggio alle 23:37, per poi attraccare alla ISS alle 15:30 del giorno successivo. Inizialmente era previsto che la missione durasse 10 giorni, ma per una migliore organizzazione hanno deciso di ridurla a 8.
In caso di problemi, avranno a disposizione anche il 22 maggio come data di backup per il lancio. Se il Falcon 9 non dovesse partire nemmeno con questa seconda opportunità, verrà data priorità alla missione CRS-28, prevista per il 3 giugno. Quest’ultima porterà sulla ISS non solo rifornimenti per gli astronauti, ma anche una nuova coppia di pannelli solari.
Se l’equipaggio di Ax-2 dovesse rimanere a terra anche il 22 maggio, allora dovrà attendere almeno la fine dell’estate per un nuovo tentativo di lancio, dato che il 17 agosto è previsto anche l’inizio della missione Crew-7.
Bill Gerstenmaier, vice president, Build and Flight Reliability di SpaceX, ha sottolineato che non dovrebbero esserci problemi tecnici per il lancio del 21 maggio. Il 19 maggio eseguiranno una prova generale, che si concluderà con lo static fire del Falcon 9, in modo da controllare che tutto sia pronto. Rimane confermata la data del 21 luglio per il primo volo con equipaggio della CST-100 Starliner di Boeing.
La continua crescita del Falcon 9
L’ultima versione di Falcon 9 che SpaceX sta utilizzando, chiamata Block 5, ha volato la prima volta a maggio 2018. Poco meno di un anno dopo, l’azienda di Musk ha completato con successo il primo volo della capsula Dragon in versione Crew, in quell’occasione ancora priva di equipaggio. Da allora i profili di volo delle missioni con la nuova capsula sono rimasti sempre i medesimi, con l’atterraggio dei booster su chiatte posizionate nell’oceano.
Questa scelta era stata fatta principalmente per agevolare la fuga della Dragon in caso di problemi durante il volo. Inoltre, non avevano raggiunto un livello di confidenza tale con il Block 5, per effettuare un ritorno sulla terraferma. Ora, grazie soprattutto ai numerosi lanci Starlink, SpaceX ha potuto analizzare approfonditamente il comportamento del Falcon 9.
Per tale ragione, hanno deciso di modificare il profilo di volo di Ax-2, che ora prevede un rientro sulla Landing Zone del primo stadio. È la prima volta che una manovra di questo tipo avviene durante il lancio di una Crew Dragon e se tutto andrà come previsto, sarà così anche per i futuri lanci di astronauti della NASA. Ciò permetterà a SpaceX non solo di recuperare velocemente il Falcon 9, ma anche utilizzare le chiatte per altre missioni.
Gerstenmaier ha inoltre dichiarato che sfrutteranno proprio le missioni Starlink per certificare l’utilizzo del Falcon 9 fino a un massimo di 20 volte.
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