Agenzie Spaziali
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Rientrato a Terra lo spazioplano cinese, dopo 276 giorni in orbita

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L’agenzia di stampa cinese Xinhua ha comunicato che oggi, 8 maggio 2023, è rientrato correttamente dallo spazio lo spazioplano cinese “segreto”. Il mezzo, noto come “veicolo spaziale riutilizzabile sperimentale” è rimasto in orbita per 276 giorni, un vero record per un mezzo cinese autonomo. Era partito il 5 agosto con un vettore Lunga Marcia 2F dallo spazioporto di Jiuquan.

Non era comunque la prima volta che questo velivolo, o prototipi simili, raggiungevano l’orbita. Il programma di spazioplani della Cina è iniziato veramente con il primo ed inaspettato volo del settembre 2020. In quell’occasione uno spazioplano rimase in orbita per due giorni prima di rientrare nella base militare cinese nella Mongolia Interna. 

Lo spazioplano rientrato l’8 maggio è atterrato nella base militare di Lop Nur, nello Xinjiang. Non sappiamo molto di questo mezzo, dato che non sono state fornite immagini ufficiali, o non ufficiali. Le poche informazioni che possediamo sono indirette, ottenute osservando il lanciatore di questo spazioplano e la sua missione in orbita. Si evince subito che il progetto è molto simile al X-37B americano. Si tratterebbe quindi di uno spazioplano non pensato per il trasporto di esseri umani, e principalmente adibito a test militari, per ora.

Lo spazioplano cinese

Lo spazioplano cinese in questione, è ufficialmente un progetto civile, utile allo sviluppo di nuove tecnologie per l’accesso e il ritorno dallo spazio. La segretezza di questa missione però, lascia intendere degli utilizzi e scopi militari, anche se ormai è difficile capirlo. La Cina sta recentemente rilasciando sempre meno informazioni, anche del programma civile, rendendo difficile capire cosa è cosa. Al dubbio si unisce il fatto che la CASIC, un colosso statale cinese che si occupa prevalentemente di spazio militare, possiede un progetto autonomo per un altro spazioplano, chiamato Tengyun.

Recenti informazioni sul mezzo rientrato l’8 maggio sono invece emerse questa estate, quando delle parti del Lunga Marcia 2F usato per il lancio sono state esposte in una scuola media cinese. I pezzi in questione fanno parte del veicolo che ha lanciato lo spazioplano il 4 agosto, sono rispettivamente una metà del fairing e un booster laterale. In questo articolo sono presenti maggiori dettagli. 

Analisi delle dimensioni del Fairing e comparazione con l’X-37B, posto sulla sinistra. Si possono notare le due sporgenze bianche. Credit: @CNSpaceflight. Render dell’X-37B a cura di Giuseppe de Chiara.

I due elementi, caduti dopo l’ascesa del razzo, sono stati recuperati dalle autorità cinesi ed esposti nel cortile di questa scuola media. Apparentemente il tutto sembra stato organizzato in maniera ufficiale, con tanto di video che mostra il fairing nel punto d’impatto a terra. I video e le immagini sono poi stati rimossi dai social cinesi.

Lo spazioplano in questione, dopo la prima parte della sua missione, si è posizionato in una orbita quasi circolare di 597 x 608 km. Lo scorso anno ha anche rilasciato un piccolo satellite, che si è mosso in vicinanza dello stesso spazioplano, probabilmente per osservarlo e studiare manovre di prossimità fra oggetti nello spazio.

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