Alle 14:14 italiane di oggi, 14 aprile 2023, il razzo Ariane V con a bordo la missione JUICE dell’Agenzia Spaziale Europea è partito con successo dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese.
Dopo un primo tentativo di lancio il 13 aprile, rimandato a causa delle condizioni meteo non favorevoli e in particolare del rischio di fulmini, stavolta JUICE è riuscita a partire alla volta di Giove.
A +99 minuti dal lancio inizierà il dispiegamento dei pannelli solari di JUICE, i più grandi mai ideati per una missione interplanetaria, progettati e costruiti da Leonardo in Italia.
La sonda nei prossimi mesi e anni effettuerà una serie di flyby attorno al sistema Terra-Luna, alla Terra e a Venere che le permetteranno di raggiungere il sistema gioviano, sua destinazione finale, tra 8 anni, nel 2031.
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JUICE tra fisica, geologia e astrobiologia
Il sistema di Giove è una sorta di modello in scala del Sistema Solare. Un pianeta gigante come una stella morta, lune che hanno sotto la loro superficie più acqua di quanta ve ne sia sulla Terra.
L’obiettivo di JUICE è sicuramente molto interessante, ma soprattutto sviluppato a tutto tondo. La missione fornirà la fotografia più completa e accurata finora di Giove e delle sue tre lune più grandi: la magnetica Ganimede, la craterizzata Callisto e la striata Europa.
Tutte e tre le lune, con i loro oceani sotterranei e le loro caratteristiche peculiari in superficie, potrebbero presentare ambienti adatti a ospitare la vita. Questo è quindi uno dei principali motivi per cui le vogliamo raggiungere: studiarle dalla crosta alle profondità, per capire se c’è mai stata traccia di vita, o se potrebbe essercene in futuro.
JUICE orbiterà intorno a Giove anche per studiare la sua atmosfera, la magnetosfera, e l’ambiente più intasato di radiazioni di tutto il Sistema Solare. Comprenderne la fisica in atto servirà a migliorare gli studi per future missioni verso il Sistema Solare esterno, e non solo. Ciò sarà possibile grazie alla suite di 10 strumenti all’avanguardia trasportati dalla sonda.
Il (pen)ultimo Ariane V, prima di Ariane 6
Il razzo Ariane V alto 50,5 metri con a bordo la sonda JUICE che è partito oggi con successo da Kourou rappresenta il lancio numero 260 per un razzo della famiglia Ariane. I preparativi erano in corso da febbraio, e tutto è andato secondo i piani.
Questo sarà l’ultimo lancio di un Ariane V per l’Agenzia Spaziale Europea e il penultimo in assoluto. Il razzo ha debuttato nel 1996, e sta per andare in pensione. Presto entrerà in servizio il suo successore, il lanciatore Ariane 6. Sarà più potente e permetterà di effettuare lanci con maggiore frequenza, grazie alle due configurazioni possibili.
Il CEO di Arianespace, Stephane Israel, spera di poter far debuttare Ariane 6 entro la fine dell’anno. Sviluppato da ArianeGroup, sotto l’autorità dell’ESA, il suo lancio inaugurale era previsto per il 2020, ma è slittato più volte sino al tardo 2023 anche a causa dei ritardi nello sviluppo per la pandemia di coronavirus.
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