ESA
| On 2 anni ago

Concluso il test finale per la missione Euclid. Lancio confermato a luglio 2023

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La missione Euclid dell’ESA è stata sottoposta al suo test finale, prima del lancio, previsto tra 5 mesi con un razzo Falcon 9 di SpaceX dalla Florida. La finestra di lancio al momento resta l’intero mese di luglio 2023. Questo periodo sarà ristretto a una settimana con una comunicazione ufficiale da parte dell’agenzia all’inizio di aprile.

L’immagine in copertina mostra il telescopio presso la sede di Thales Alenia Space a Cannes, in Francia. Proprio qui Euclid e tutta la sua strumentazione scientifica sono stati sottoposti con successo all’ultimo test, quello di compatibilità elettromagnetica.

Euclid è progettato per esplorare la composizione e l’evoluzione dell’Universo oscuro. Il telescopio spaziale creerà una grande mappa della struttura su larga scala dell’Universo, arrivando a osservare miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce. Coprendo un terzo dell’intero cielo, Euclid esplorerà come l’Universo si è espanso e come si è formata la sua struttura nel corso della storia cosmica, rivelando informazioni cruciali sul ruolo della gravità e, in particolar modo, sulla natura dell’energia oscura e della materia oscura. La durata prevista per la missione è di 6 anni.

Euclid è pronto

I test di compatibilità elettromagnetica sono di routine per i veicoli spaziali. Tutti i dispositivi elettronici, infatti, emettono una qualche forma di onde elettromagnetiche che possono causare interferenze con altri dispositivi. Anche l’elettronica dei veicoli spaziali può causare interferenze, che purtroppo nello spazio possono avere conseguenze disastrose. Quindi tutti i sistemi devono essere controllati prima del lancio.

L’intera navicella del telescopio spaziale Euclid, visibile in (quasi) tutte le sue componenti, presso la sede TAS a Cannes, in Francia. Credits: ESA, Manuel Pedoussaut

La grande camera di prova di TAS a Cannes, chiamata Compact Antenna Test Range (CATR), simula l’ambiente elettromagnetico dello spazio profondo. Infatti, è rivestita di coni che assorbono i segnali radio e prevengono i riflessi. Per evitare interferenze televisive o radiofoniche, le pareti della camera formano una gabbia di Faraday in acciaio, impenetrabile ai segnali elettromagnetici provenienti dal mondo esterno.

In questo ambiente privo di radiazioni, il team ha studiato i segnali radio e il rumore elettrico provenienti dai vari sistemi del veicolo spaziale e ha verificato se causassero interferenze elettromagnetiche tra loro. I test si sono conclusi con successo, assicurando le prestazioni di Euclid anche in ambiente spaziale ostile.

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