SpaceX ha completato con successo l’undicesima missione del 2023, in anticipo di un mese rispetto a quanto fatto nel 2022, l’anno con il maggior numero di lanci. Il Falcon 9 con a bordo 51 satelliti Starlink è decollato alle 20:12 del 17 febbraio, dalla base militare di Vandenberg, in California. Sono così 3979 gli Starlink arrivati in orbita terrestre, anche se non tutti si trovano ancora nello spazio.
SpaceX è sempre più vicina al completamento della prima fase del progetto e ora l’azienda ha iniziato a raccogliere i frutti dei numerosi lanci effettuati fino ad adesso. La COO e presidente di SpaceX, Gwynne Shotwell, ha dichiarato che Starlink ha registrato un trimestre con flusso di cassa positivo nel 2022, dopo aver superato il milione di abbonati a dicembre 2022.
Questo permette di poter intervenire tempestivamente in situazioni legate a catastrofi ambientali, ma non è detto che i governi accettino tale aiuti. È il caso della Turchia, che ha rifiutato l’aiuto offerto da SpaceX per riattivare le connessioni del paese a seguito del terremoto.
Starlink è invece attivo in Nuova Zelanda, dove l’azienda si sta coordinando con il National Emergency Management Agency in vista del ciclone Gabrielle.
In orbita alti 51 satelliti Starlink, con l'undicesimo volo del Falcon 9 di questo 2023.
Nel video il replay della partenza. pic.twitter.com/NIz4UbF8GN
— AstroSpace.it (@AstrospaceI) February 17, 2023
I progressi di Starlink
Quest’ultima missione è classificata come Starlink-2.5 ed è la quinta di questa tipologia del 2023, per un totale di 315 satelliti lanciati da inizio anno. L’obbiettivo è quello di avere 4408 Starlink attivi in orbita il prima possibile, per poi iniziare a concentrarsi esclusivamente sulla Gen2, la seconda generazione della costellazione.
Nelle ultime settimane, grazie ai numerosi satelliti in orbita, SpaceX ha potuto iniziare ad attivare il servizio anche nelle aree equatoriali. A causa della particolare inclinazione dell’orbita degli Starlink e della loro altezza, ne servono molti per fornire adeguata copertura in queste zone. Ora è possibile connettersi alla rete satellitare anche dalla Nigeria, il primo Paese africano in cui è stato attivato il servizio. Inoltre, di recente è stato reso disponibile anche in Brasile e in Colombia. Starlink è potenzialmente utilizzabile in qualsiasi parte del mondo ma in alcuni Stati come Cina, Russia e Iran, ciò non è possibile a causa delle restrizioni imposte dai governi.
Con lo scoppio della guerra in Ucraina, Starlink si è dimostrata anche una risorsa molto importante non solo per fornire connessione ai civili ma anche ai militari. A detta di Shotwell, il servizio satellitare è stato sfruttato anche in modi che l’azienda non si aspettava, come l’utilizzo per il controllo dei droni. Per tale ragione, SpaceX ha iniziato a studiare come implementare limitazioni, in modo da non poter supportare azioni offensive, ma solo difensive. Ciò ha causato scontri con diversi esponenti politici americani, tra cui l’ex astronauta e ora il senatore dell’Arizona Mark Kelly. In uno scambio di tweet con Musk, Kelly ha chiesto all’imprenditore di riattivare tutte le funzionalità di Starlink in Ucraina.
Il fondatore di SpaceX ha sottolineato come Starlink faccia parte della spina dorsale delle infrastrutture di comunicazioni, fornendo quindi un importante aiuto alla popolazione.
Vola per nove volte il B1063
Ormai per SpaceX riutilizzare molte volte un primo stadio è un’operazione di routine. Anche in questo caso infatti, per portare in orbita i 51 Starlink, l’azienda ha utilizzato un booster che aveva già otto voli alle spalle. Sono quindi 9 le volte in cui questo Falcon 9, con numero di serie B1063, è decollato e successivamente rientrato con successo.
Il B1063 è stato utilizzato sette volte per portare in orbita un carico composto da Starlink, ma il suo primo volo è avvenuto con il satellite Sentinel-6A a novembre 2020. Successivamente il B1063 ha supportato anche una missione molto importante per l’Italia. Si tratta di DART, la sonda che si è schiantata contro l’asteroide Dimorphos, il tutto monitorato dal satellite italiano LICIACube di Argotec.
Il B1063, circa otto minuti e mezzo dopo il decollo, è atterrato sulla chiatta Of Course I Still Love You, alla sua terza missione per questo 2023.
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