L’8 febbraio 2023, presso lo Stennis Space Center, la NASA ha condotto il primo test sul nuovo motore RS-25 per le future missioni Artemis. Recentemente, la NASA ha riprogettato il motore RS-25 per consentire allo Space Launch System (SLS) di condurre le missioni da Artemis V in poi. Questa serie di test è stata condotta insieme ad Aerojet Rocketdyne, società produttrice del motore. Nella primavera del 2021, infatti, la NASA aveva assegnato un nuovo contratto a Aerojet Rocketdyne per la produzione di 18 nuovi motori RS-25.
Questi si sarebbero aggiunti ai 6 nuovi prodotti dal 2016 e ai 16 “riciclati” e già usati per lo Shuttle. L’obbiettivo è aggiornare questo motore sia nel suo progetto, ma anche nella linea di produzione, per mantenere invariate le prestazioni di quelli utilizzati per gli Shuttle, rendendo però la produzione più conveniente. I motori che saranno utilizzati nelle prime quattro missioni Artemis, sono “riciclati” dalle vecchie missioni delllo Space Shuttle. Solo dal quarto SLS in poi, il programma prevede che ne vengano utilizzati di nuovi.
Il test sull’RS-25 dell’8 febbraio
Durante il test dell’8 febbraio, gli ingegneri NASA hanno acceso il nuovo RS-25 per una durata complessiva di 8 minuti e mezzo (500 secondi). Parliamo dello stesso quantitativo di tempo necessario a tutti e 4 i motori dell’SLS per spingerlo verso lo spazio. Il motore in questione, inoltre, ha performato al 111% della potenza prodotta in una missione Shuttle.
Chiaramente, anche qui parliamo dello stesso livello richiesto allo Space Launch System per raggiungere l’orbita. Il primo hot fire test del 2023 ha offerto l’occasione per presentare dei nuovi componenti installati sull’RS-25, tra cui un nuovo ugello. Quest’ultimo, a differenza delle altre componenti installate prima dell’ultimo test del 2022, è stato montato poco prima del giorno del test.
L’obiettivo è condurre in orbita Orion, gli astronauti e payload più grandi sulla Luna e sul Lunar Gateway, in modo sempre più efficiente e meno costoso. Prima di pensare a questo, però, c’è bisogno di ulteriori test in vista del lungo viaggio. La NASA sta già lavorando alla nuova generazione di SLS, chiamata Block 1B, che dovrebbe essere usata da Artemis V in poi. La generazione fino ad Artemis IV, invece, userà il nome di Block 1.
La nuova serie di razzi lunari include un Exoloration Upper Stage (il secondo stadio) più potente, in grado di portare payload più consistenti in orbita lunare o sulla superficie della Luna. Nonostante il focus sia attualmente sui risultati forniti da Artemis I e sulla preparazione ad Artemis II, sale dunque il fermento per le missioni programmate per la fine della decade ed oltre.
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