NASA e Astrobotic hanno annunciato un importante cambiamento per la prima missione del lander lunare Peregrine. La novità, arrivata a pochi giorni dalla conferma del successo degli ultimi test sul lander, riguarda il sito di allunaggio.
Si tratta di un cambiamento del tutto inaspettato in quanto annunciato a poca distanza dal lancio di Peregrine a bordo di un nuovo vettore sviluppato da United Launch Alliance (ULA): il Vulcan Centaur. La missione, programmata al lancio per la prima parte del 2023, sarà un vero e proprio debutto sia per il lander lunare che per il vettore. Quest’ultimo, come possiamo notare dalla foto in basso, è in queste ore in fase di assemblaggio a Cape Canaveral, in vista del WDR cui verrà sottoposto prima del lancio.
The Centaur V on its way to the top of the booster. #CountdowntoVulcan pic.twitter.com/2yDxwuLi9N
— Tory Bruno (@torybruno) February 3, 2023
Nuovo “landing site” per Peregrine
Peregrine è il primo lander del programma CLPS della NASA e sarà anche (quasi sicuramente) il primo lander americano ad arrivare sulla Luna dopo circa cinque decenni. Porterà con sé ben 11 strumenti scientifici della NASA e di università e centri di ricerca americani. Inizialmente, era previsto che il lander allunasse nei pressi del Lacus Mortis (Lago della Morte), sito che si trova nella parte nord-est della faccia visibile della Luna.
Questa pianura di lava basaltica era stata selezionata da Astrobotic per permettere a Peregrine di allunare “comodamente” e performare senza grossi rischi. Ciononostante, nelle scorse ore la NASA ha deciso di modificare questa scelta preferendo un allunaggio in prossimità delle Gruithuisen Domes, misteriose cupole lunari costituite da lava silicica.
Le Gruithuisen Domes sono cupole formate da un magma ricco di un materiale di composizione simile al granito. Una lava silicica che, a differenza delle colate fluide e sottili della lava basaltica che ricopre il terreno lunare circostante, fluisce in modo meno omogeneo.
Esse si trovano sul bordo nord-est dell’Oceanus Procellarum o Ocean of Storms e saranno studiate, non prima del 2026, da un’altra missione del CLPS. La NASA, infatti, ha intenzione di spedire sulla Luna la suite di strumenti scientifici Lunar Vulkan Imaging and Spectroscopy Explorer (Lunar-VISE). L’obiettivo è studiare le origini e la composizione di queste misteriose cupole.
Molto probabilmente, sarà nuovamente Peregrine il lander indiziato per condurre Lunar-VISE in loco, anche se si sta valutando la possibilità di utilizzare GRIFFIN, un lander di dimensioni più grandi in fase di sviluppo da parte di Astrobotic.
Una novità forse non del tutto inaspettata
Nonostante la notizia improvvisa del cambio di sito di allunaggio, recentemente vi erano stati segnali in grado di evidenziare un possibile cambiamento nei programmi NASA. Durante una presentazione al NASA’s Planetary Science Advisory Committee del giorno 6 dicembre 2022, infatti, era stata presentata una mappa dell’allunaggio di Peregrine.
Proprio quella mappa mostrava il lander lunare “comodamente” allunato nella zona limitrofa alle Gruithuisen Domes. Probabilmente, il fermento attorno a Peregrine in vista delle ultime validazioni pre-lancio ha distolto l’attenzione da quel particolare, portando a non dargli troppo peso. Siamo così arrivati a febbraio con 3 notizie fondamentali in vista del lancio:
- Il lander Peregrine è stato dichiarato pronto,
- il sito di allunaggio è ormai definitivo,
- il vettore Vulcan è in fase di assemblaggio finale.
Tre fattori che ci portano ad attendere con impazienza la comunicazione della data di lancio del lander Peregrine da Cape Canaveral, verso la Luna per una delle più importanti missioni lunari del 2023.
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