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| On 2 anni ago

Il lander lunare di ispace ha raggiunto il suo punto più lontano dalla Terra

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Ispace, azienda Giapponese impegnata nella costruzione di una serie di lander lunari, ha annunciato che la Mission 1 del programma HAKUTO-R ha centrato il quinto dei 10 obiettivi dichiarati. La missione M1, partita l’11 dicembre 2022 da Cape Canaveral a bordo di un Falcon 9 di SpaceX, è particolarmente importante per quello che rappresenta. Il lander utilizzato da ispace, infatti, è il primo mezzo diretto verso la Luna interamente costruito e gestito da un’azienda privata. Se la missione sarà un successo inoltre, permetterà di confermare lo sviluppo del lander, aprendo la strada a tutte le prossime missioni pensate dall’azienda.

ispace, una volta eseguite le prime due missioni del programma Hakuto-R (la seconda prevista per il 2025), immagina fino a 10 diversi lanci entro la fine del decennio. L’obbiettivo è quello di costruire una vera e propria logistica di trasporto a basso costo, di merci ed esperimenti scientifici verso la Luna.

La missione M1 sta quindi procedendo correttamente e, come pianificato, ad un mese dalla partenza ha raggiunto il quinto dei dieci obiettivi prefissati. A questo punto, infatti, la missione M1 avrebbe dovuto dimostrare le capacità di navigazione del lander nello spazio profondo. Inoltre, avrebbe dovuto dimostrarne le capacità di manovra orbitale e di crociera nel medio periodo. Di fatto, così è stato e l’azienda giapponese ha immediatamente comunicato di aver raggiunto l’obiettivo. Dopo le due manovre orbitali eseguite il 15 dicembre ed il 2 gennaio, ispace ha dichiarato affidabili le capacità di manovra del lander ed è pronta ad assistere alla terza manovra, la più delicata, il 20 gennaio.

Al momento dell’annuncio da parte di ispace, il lander aveva viaggiato nello spazio ad una distanza di circa 1.34 milioni di kilometri dalla Terra. Al momento della terza manovra di correzione in direzione Luna, il lander si troverà a circa 1.4 milioni di kilometri dal nostro pianeta. Dall’11 dicembre all’11 gennaio, data del traguardo centrato da ispace, il lander ha mantenuto una navigazione stabile come da protocollo.

Il futuro prossimo della missione M1 prevede che il lander utilizzi le forze gravitazionali della Luna (e della Terra) per completare le manovre di controllo nello spazio profondo fino all’inserzione in orbita lunare. Se tutto andrà secondo i piani, il lander sarà pronto all’inserzione per la fine di marzo. In tal modo, M1 raggiungerà il sesto dei dieci obiettivi menzionati. L’azienda giapponese ha già comunicato che queste manovre e l’inserzione in orbita lunare (obiettivo numero 7) verranno tempestivamente comunicati.

La particolare orbita eseguita dal lander, oltre che per risparmiare propellente è stata scelta proprio per portarlo così lontano dalla Terra, in un ambiente particolare che ha permesso di testarne la tecnologia e la resistenza alle condizioni dello spazio profondo.

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