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Un anno senza voli. I progressi di Starship

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Articolo del 5 gennaio 2023

Il 2022 si è ormai concluso e purtroppo non abbiamo assistito ad alcun decollo della Starship, nonostante le diverse dichiarazioni da parte di Musk. Da agosto 2019, con il primo “balzo” di StarHopper, l’azienda ci aveva abituati ad almeno un lancio all’anno, ma questa volta SpaceX puntava all’orbita e non a un volo a pochi kilometri di altezza.

Affinché ciò sia possibile è necessario che tutto funzioni alla perfezione, dai sistemi di terra al vettore. Durante il corso dell’anno SpaceX si è concentrata molto sul miglioramento di quello che definisce lo Stage Zero, a volte anche commettendo degli errori ed effettuando modifiche in corso d’opera. I test però non sono mancati e l’azienda in questo 2022 ha comunque compiuto diversi progressi molto importanti per l’intero progetto.

Ha così inizio un nuovo anno durante il quale, come ormai facciamo dal 2020, con la rubrica mensile I progressi di Starship, continueremo a seguire gli sviluppi del nuovo vettore di SpaceX.

Gli ultimi test del 2022

Dopo i successi ottenuti a novembre con il Booster 7, SpaceX si è concentrata prima sulla Starship numero 24 e successivamente sul Booster 9. A inizio dicembre infatti, gli operai hanno rimosso tutte le impalcature che circondavano la Ship 24, in vista dello static fire test, che poi si è svolto il 15 dicembre, utilizzando solamente un Raptor ottimizzato per il volo in atmosfera. Si è trattato del terzo static fire test per la Ship 24, probabilmente per collaudare un motore che era stato precedentemente sostituito.

A settembre SpaceX aveva eseguito un’accensione utilizzando tutti e sei i Raptor della Starship, ma in quell’occasione un motore aveva subito dei danni. Non ci sono conferme da parte dell’azienda o di Musk, ma è probabile che l’ultima prova sia servita proprio per verificare il corretto funzionamento del nuovo motore.

Sempre il 15 dicembre, il prototipo numero 9 di Super Heavy ha lasciato la Mega Bay per dirigersi verso il sito di test. Il booster è ancora privo di motori Raptor e presenta solamente 4 coperture aerodinamiche rispetto al Booster 7. Sono assenti infatti le piccole protezioni che coprivano le centraline idrauliche, utilizzate per la gestione dei fluidi necessari al movimento dei motori. Il Booster 9 sarà il primo prototipo a montare Raptor con attuatori elettromeccanici per direzionare la spinta, e per tale ragione questo Super Heavy presenta anche attacchi dei motori diversi, ottimizzati anche per una rapida installazione.

Il 21 dicembre SpaceX ha iniziato a collaudare la struttura del Booster 9, immettendo azoto liquido all’interno dei serbatoi. Hanno poi testato prima quello inferiore dell’ossigeno, e successivamente il superiore, che poi conterrà il metano. Il 29 dicembre hanno ripetuto il test in maniera simile, effettuando entrambe le prove direttamente sullo stand utilizzato per trasportare il Super Heavy, senza doverlo quindi posizionare sul pad.

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Il 2022 in poche parole

L’assenza dei lanci nel 2022 è dovuta principalmente ai lavori eseguiti sullo Stage Zero, che comprende tutte le infrastrutture di terra necessarie al decollo. Questi lavori hanno tenuto occupata SpaceX per tutta la prima metà dell’anno e non sono ancora terminati. Stanno apportando diverse migliorie, anche a seguito delle analisi fatte dopo i test con effettuati con il Booster 7. Dopo l’esplosione avvenuta a luglio, ad esempio, hanno modificato il sistema antincendio del pad. L’azienda ha anche dovuto riprogettare la tank farm, l’area che comprende tutti i serbatoi, in quanto quelli del metano non erano a norma.

Diversi lavori sono avvenuti anche al sito di costruzione, dove hanno ultimato la Mega Bay ed è in fase di completamento la Starfactory, la fabbrica che andrà a sostituire gli attuali capannoni. Poco distante, l’azienda ha anche acquistato un nuovo terreno, attualmente utilizzato solo per testare piccoli serbatoi, che presentano modifiche strutturali da adottare sui futuri prototipi.

In Florida invece, al complesso di lancio 39A, SpaceX ha iniziato a lavorare alla costruzione di un nuovo pad, completando la struttura principale della nuova Mechazilla. La Mechazilla di Starbase invece, è ormai entrata pienamente in funzione e utilizzata già molte volte, anche per posizionare la Starship sul Super Heavy.

In vista del primo lancio, SpaceX ha voluto assicurarsi che tutto funzionasse correttamente e per fare ciò hanno fatto molto affidamento sui test a temperature criogeniche. Nel 2022 ne hanno eseguiti 28, necessari a controllare sia la struttura dei prototipi che il corretto funzionamento dei sistemi dello Stage Zero. Ad agosto SpaceX ha ripreso gli static fire test e da allora abbiamo assistito a 9 diverse prove di questo tipo, eseguite con il Booster 7 e la Ship 24. In totale sono stati completati con successo gli avviamenti di 14 motori Raptor del Super Heavy, ma l’obbiettivo è riuscire a utilizzarne 33 prima di tentare il volo orbitale.

Cosa dobbiamo aspettarci in questo nuovo anno ?

È proprio lo static fire test con 33 Raptor che ci permetterà di capire quanto l’azienda sarà vicina al lancio. Attualmente sembrerebbe essere proprio questo il focus dell’azienda, e non ci sono indicazioni su quando questo possa avvenire. Non è detto inoltre che il lancio avvenga poco dopo quella prova, in quanto con i precedenti utilizzi dei Raptor il pad ha subito diversi danni. Ogni volta gli operai hanno dovuto effettuare molti lavori di manutenzione, soprattutto per sistemare la base del pad.

In questi giorni SpaceX si sta preparando per testare proprio i sistemi che dovranno tenere il Super Heavy ancorato al suolo. Gli operai hanno posizionato sotto l’Orbital Launch Mount (OLM, ovvero la struttura circolare su cui poggia il booster), molti contrappesi per eseguire un test di carico.

Ultimati questi collaudi, SpaceX procederà all’utilizzo dei prototipi sull’OLM. Prima del lancio dobbiamo aspettarci anche uno static fire test del Super Heavy con in cima la Starship, in modo da simulare le fasi che porteranno al decollo. È essenziale che tutto vada secondo i piani, ma con sistemi così complessi è facile che emergano problemi. Potremmo presumibilmente aspettarci un primo tentativo di lancio verso marzo, nella migliore delle ipotesi. Se tutto andrà per il meglio, c’è anche la possibilità che SpaceX effettui un secondo lancio nel 2023, con la coppia Booster 9 e Ship 25.

Ovviamente, affinché i lanci siano possibili, l’azienda deve ottenere i permessi da parte della FAA e avere completato le 75 azione correttive richieste a seguito dell’analisi d’impatto ambientale.

Il 2023 inoltre sarà l’anno dei nuovi motori Raptor, quelli dotati di attuatori elettromeccanici. Dal Booster 9 in poi infatti, SpaceX utilizzerà solamente questa versione dei motori e i test al sito di McGregor, in Texas sono già cominciati.

I progressi di Starship è una rubrica di aggiornamento sul progetto Starship di SpaceX, progettata e scritta da Andrea D’Urso e viene pubblicata il giorno cinque di ogni mese.

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