SpaceX riesce a raggiungere l’obbiettivo che si era prefissata a marzo: completare con successo 60 missioni in un anno. Quello che potrebbe essere il penultimo lancio dell’anno è avvenuto alle 10:34 del 28 dicembre, dato che SpaceX ha in programma un’ultima missione per il 30 dicembre. Il decollo del Falcon 9 è avvenuto dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral e a bordo del vettore c’erano 54 Starlink.
L’ultimo lancio di SpaceX ha sollevato molte domande inerenti il carico e il numero di satelliti trasportati. Nei giorni precedenti alla partenza non era ben chiaro il tipo di carico che ci fosse a bordo. Sebbene si tratti sempre di Starlink, il tipo di orbita di destinazione e alcuni permessi richiesti e rilasciati dalla Federal Communications Commission, hanno creato confusione sulla versione dei satelliti.
Per tutto il 2022 SpaceX ha trasportato nello spazio la versione 1.5 degli Starlink, facenti parte della prima generazione della costellazione (detta anche Gen1). La Gen2 invece, prevede l’utilizzo degli Starlink 2.0, larghi 7 metri e con una massa di circa 1,25 tonnellate e dovranno raggiungere lo spazio con Starship.
Quest’ultimo lancio, classificato come Starlink-5.1, fa da ponte tra queste due generazioni, per iniziare a lavorare alla seconda fase del progetto.
Questi Starlink sono della Generazione 1 o della Generazione 2 ?
Le informazioni inerenti la nuova missione di SpaceX erano molte, ma frammentate e confusionarie. Tutto ha avuto inizio con l’approvazione al lancio da parte della Federal Communications Commission di 7500 Starlink della nuova generazione della costellazione, che prevederà circa 30.000 satelliti.
Successivamente, il 16 dicembre, SpaceX ha richiesto alla FCC un’autorizzazione temporanea di 60 giorni per iniziare a collegare i satelliti della Gen2 ai terminali a terra. Tutto ciò, unito ad alcune dichiarazioni passate di Musk, faceva pensare a una missione con un piccolo carico di Starlink V2, appositamente modificati per viaggiare a bordo del Falcon 9.
La confusione è aumentata con la pubblicazione dei TLE (Two-Line Element), che indicano i parametri orbitali dei satelliti. Nel documento sono elencati 54 Starlink, un numero conforme ai precedenti lanci dell’azienda. Ciò significa che la massa di questi satelliti è uguale a quella dei precedenti e che quindi SpaceX ha per forza trasportato altri Starlink V1.5.
Anche la nomenclatura utilizzata per indicare la missione ha generato non pochi dubbi. Stando alla classificazione attuale, Starlink-5.1 sarebbe dovuta essere la prima missione del guscio numero 5, con il piano orbitale dei satelliti inclinato di 97,6°. Invece questi 54 Starlink avranno un’inclinazione pari a 43°, viaggiando a un’altezza di 530 km.
Falcon 9’s first stage has landed on the A Shortfall of Gravitas droneship pic.twitter.com/hjvWIY9cZ3
— SpaceX (@SpaceX) December 28, 2022
SpaceX, sul sito ufficiale, ha poi confermato che quello del 28 dicembre è il primo lancio della Gen2, necessario per fornire maggiore capacità alla rete. In questo modo l’azienda di Musk potrà fornire maggiore supporto in quelle aree ormai sature, dove molti utenti stanno sperimentando molti rallentamenti.
In totale sono 3664 gli Starlink che SpaceX ha portato in orbita, anche se non tutti si trovano nello spazio. Nonostante questo sia il primo della Gen2, l’azienda deve ancora completare la Gen1, che prevede 4408 Starlink.
Un Falcon 9 per 11 missioni
Vola e atterra per undici volte consecutive il primo stadio con numero di serie B1062, ormai una prassi per l’azienda di Elon Musk. Anche per quest’ultima missione infatti, SpaceX si è avvalsa dell’utilizzo di un booster che aveva già supportato 10 lanci prima di Starlink-5.1.
SpaceX se n’è servita la prima volta a novembre 2020 e tra i carichi portati nello spazio vi sono anche le due capsule Dragon per le missioni private con equipaggio. Queste sono Inspiration4 e Axiom-1, avvenute rispettivamente a settembre 2021 e ad aprile di quest’anno. Il B1062 tornerà a volare nel 2023 e probabilmente SpaceX potrebbe raggiungere i quindi lanci anche con questo booster, dopo il successo raggiunto durante la precedente missione.
L’azienda si avvia a chiudere questo 2022 con una media di un lancio ogni 6 giorni. Musk ha dichiarato che l’obbiettivo per il prossimo anno è portare questo valore a 5, completando 100 lanci solo nel 2023.
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