Il Canada ha annunciato di aver iniziato la campagna di sviluppo del primo rover lunare nazionale. L’annuncio è stato fatto con la firma di un contratto da 43 milioni di Dollari con la Canadensys Aerospace Corporation (Canadensys), che sarà alla guida del progetto. Il lancio è previsto non prima del 2026, come parte del programma CLPS della NASA, e conferma come il Canada sia un Paese altamente attivo nel campo dell’esplorazione lunare.
Due anni fa, più o meno nello stesso periodo, NASA e Agenzia Spaziale Canadese (CSA) avevano firmato un accordo di partecipazione al Lunar Gateway. All’interno di questo accordo, il Canada si impegnava a sviluppare il braccio robotico Canadarm 3.
Contemporaneamente, riceveva la garanzia della NASA di far volare due astronauti canadesi verso la luna. Uno in una missione verso il Gateway e un altro a bordo della capsula Orion durante la missione Artemis 2. Inoltre, non va dimenticato che il Canada è il primo Paese ad aver firmato la propria partecipazione al programma Artemis.
Il Canada propone un nuovo rover lunare
Il nuovo rover in fase di sviluppo avrà una massa di 30 kg, inclusi 6 kg di strumenti scientifici. Si muoverà sulla superficie della Luna grazie ad un sistema di 4 ruote e verrà alimentato dai pannelli solari. La velocità massima che potrà raggiungere sarà pari a 0,72 km/h. Il rover misurerà 0,5 m^2 ed avrà il compito di esplorare il Polo-Sud lunare, alla ricerca di tracce d’acqua ghiacciata.
Tra i requisiti, il CSA ha espressamente richiesto che sia in grado di muoversi per più di un’ora in una zona d’ombra come quella del Polo-Sud; che resista alle lunghe e fredde notti lunari e che grazie alle sue 4 macchine fotografiche sia capace di fornire immagini e video panoramici della superficie della Luna.
Per quanto concerne le operazioni sul suolo lunare, esse verranno seguite in Canada ma i dati ottenuti saranno messi anche a disposizione degli scienziati americani coinvolti. Gli obbiettivi primari di questo rover riguardano Innanzitutto i test per le telecomunicazioni a bordo e le performance a livello di “guidabilità”.
Al contempo, il rover dovrà effettuare misurazioni precise per determinare la quantità di idrogeno presente nel suolo lunare al fine di trovare tracce d’acqua. Infine, dovrà analizzare la regolite lunare così come le radiazioni alle quali i futuri astronauti saranno esposti ed inviare il tutto sulla Terra in maniera efficiente.
Payload a bordo
Il rover canadese porterà con sé ben 6 payload di cui 5 sviluppati in Canada ed uno dalla NASA. Riguardo quest’ultimo, ancora non abbiano notizie di cosa si tratti nello specifico. Al contrario, su quelli canadesi abbiamo delle informazioni più dettagliate.
- Lunar Hydrogen Autonomous Neutron Spectrometer (LHANS): si tratta di uno spettrometro in grado d’identificare la presenza di idrogeno sul suolo lunare. Avrà inoltre la capacità di riconoscere elementi quali calcio e ferro e sarà messo a disposizione dalla Bubble TEchnology Industries, Ontario.
- Frozen Regolith Observation and Science Tools (FROST) è una suite che conterrà a sua volta 3 payload: il Lyman-Alpha Imager per l’identificazione di acqua a partire dalla misurazione della riflettanza sulla regolite lunare; il Multi-Spectral Imager (MSI) per lo studio della composizione chimica e delle caratteristiche fisiche del suolo; il MSI-Macro (MSI-M), una variante del MSI sopra citato ma che opera a più alte risoluzioni;
- Radiation Micro-Dosimeter: questo strumento si occuperà di studiare le radiazioni alle quali astronauti e strutture presenti un giorno sulla Luna saranno esposti. Del suo sviluppo se ne occuperà Teledyne DALSA.
Insieme per un unico obiettivo
Il nuovo rover sviluppato dal Canada fa parte del programma del CSA dal nome Lunar Exploration Accelerator. Tale programma ha lo scopo di favorire l’innovazione canadese nel ramo della robotica, delle scienze e dell’intelligenza artificiale. Grazie alla collaborazione tra industrie, università ed al sostegno della NASA, il rover lunare sarà anche un’ottima occasione per creare nuove partnership all’interno del programma CLPS di NASA stessa.
Potendo contare su un nuovo rover, infatti, sarà più facile reperire informazioni e confrontarle con i risultati delle altre missioni in programma sul suolo lunare. Grazie a questo lavoro sinergico, in un giorno non troppo lontano gli astronauti delle missioni Artemis potranno esplorare la Luna in tutta sicurezza e porre le basi per la sostenibilità umana sul nostro amato Satellite.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.