Il lancio inaugurale del vettore Vulcan di ULA è stato rimandato ufficialmente alla prima metà del 2023. La data precedentemente fissata come obbiettivo per la prima missione del razzo era a dicembre del 2022 ma Astrobotic, azienda che costruisce il payload di questo primo lancio, ha chiesto maggior tempo per prepararlo.
La prima missione del Vulcan sarà verso la Luna, lanciando il lander Peregrine. Questo sarà anche il primo lander del programma CLPS della NASA, con cui vengono portati esperimenti e strumenti scientifici sulla Luna con mezzi privati. Il ritardo di questo lancio potrebbe però garantire un’inversione con la seconda missione, quella di Intuitive Machine e del lander Nova-C, prevista originariamente a fine 2022 ma anch’essa spostata a marzo 2023. Questa missione è stata rimandata in quanto questa estate la NASA ha richiesto un allunaggio al Polo Sud invece che all’equatore, il che richiederà più tempo per la preparazione. Il Nova-C sarà lanciato con un Falcon 9.
I ritardi di Astrobotic non sono però i soli. Un lancio del Vulcan a dicembre 2022 sarebbe stato comunque difficile per i ritardi nello sviluppo del razzo. In particolare, ancora una volta sono i motori BE4 di Blue Origin a comportare i maggiori problemi. Attualmente i primi motori per il lancio inaugurale si trovano già in mano di ULA, ma necessitano di altri test prima del montaggio sul Vulcan. Esso utilizza due di questi motori al primo stadio, gli stessi che userà anche il New Glenn. Il vettore di Blue Origin ne avrà però 7.
L’importanza del vettore Vulcan
Il razzo Vulcan è stato progettato per sostituire in toto l’Atlas V e il Delta IV Heavy, i due razzi attualmente utilizzati da ULA. Entrambi hanno ancora un po’ di lanci da effettuare fra il 2023 e il 2024, ma la loro produzione è già stata interrotta. In particolare, con il Vulcan terminerà l’uso da parte di aziende americane, di motori prodotti in Russia. L’Atlas V utilizza infatti il motore RD-180 russo per spingere il primo stadio.
Vulcan possiede già più di 80 missioni programmate, un numero decisamente alto per un vettore ancora da inaugurare. Il ritardo al 2023 farà in particolare slittare le prime missioni per la Space Force. Nel 2020 ULA vinse un contratto multimiliardario per lanci militari (assieme a SpaceX), ma un vettore necessita di almeno due missioni prima di essere usato dalla Space Force. Il 2023 per il primo volo farà quindi slittare di conseguenza la prima missione USSF quasi sicuramente al 2024.
Hmm. What’s that? Looks like a BE4 flight engine being uncreated at the Rocket Factory in Decatur…#VulcanRocket #CountdownToVulcan pic.twitter.com/mJhP3tmqWm
— Tory Bruno (@torybruno) October 10, 2022
Oltre alle già citate missioni Space Force, il Vulcan sarà usato anche per lanciare parte dei satelliti della costellazione Kuiper di Amazon, che ha già comprato 38 missioni da ULA con questo razzo. Vulcan lancerà anche lo spazioplano Dream Chaser di Sierra Space, a partire dal 2024 nella sua versione cargo per rifornire la ISS.
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