Dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhstan, alle 15:54 del 21 settembre secondo il fuso orario italiano, è partita la missione Soyuz MS-22. Si tratta di un lancio molto importante non solo perché porterà sulla Stazione Spaziale Internazionale tre astronauti, ma per il fatto che uno di loro è americano. In un clima di forte tensione politica dovuta alla guerra in Ucraina, missioni di questo tipo dimostrano che la collaborazione sula ISS continua regolarmente. Ciò anche a seguito delle dichiarazioni e minacce da parte d’ormai ex direttore di Roscosmos Dmitrij Rogozin. La collaborazione USA-Russia che ha portato all’organizzazione di questo volo è stata formalizzata solamente dopo il licenziamento di Rogozin.
L’attracco della Soyuz è previsto dopo circa tre ore e mezza dalla partenza, un viaggio molto più breve rispetto alle tempistiche delle due capsule americane. Questo è possibile grazie alla grande esperienza accumulata negli anni dall’agenzia spaziale Russa e alla conseguente conoscenza delle caratteristiche del razzo e della capsula Soyuz. L’aggancio avverrà con il modulo Rassvet, a sua volta connesso alla ISS tramite il modulo Zarja.
L’equipaggio, composto dai cosmonauti Sergey Prokopyev e Dmitri Petelin e dall’astronauta della NASA Frank Rubio, rimarrà in orbita per circa sei mesi. Daranno così il cambio all’equipaggio della missione Soyuz MS-21, partito il 18 marzo, che inizierà il suo viaggio di ritorno tra circa una settimana.
The Soyuz MS-22 crew ship lifted off at 9:54am ET today carrying a NASA astronaut and two Roscosmos cosmonauts to join the crew on the space station for a six-month mission. Docking coverage begins on NASA TV at 12:15pm ET. More.. https://t.co/v2ZhAMOx9O pic.twitter.com/yZwMrqKPEo
— International Space Station (@Space_Station) September 21, 2022
Lo scambio di astronauti
Con l’entrata in servizio della Dragon di SpaceX, e presto della Starliner di Boeing, gli Stati Uniti hanno ottenuto nuovamente l’indipendenza dei voli umani nello spazio. A seguito della chiusura del programma Space Shuttle, avvenuto nel 2011, la NASA poteva affidarsi solamente alla Russia per portare i suoi astronauti sulla ISS.
A luglio di quest’anno NASA e Roscosmos hanno ufficializzato l’accordo che prevede lo scambio di astronauti per l’utilizzo delle rispettive capsule. La partenza di Frank Rubio a bordo della Soyuz è proprio il primo lancio che avviene all’interno di questo accordo. Sulla Dragon di SpaceX prenderà il suo posto la cosmonauta Anna Kikina. Altri scambi di questo tipo sono previsti sia per il 2023 che per il 2024. L’ultima volta che un cosmonauta ha volato su un mezzo spaziale americano è accaduto a dicembre del 2002, con la missione STS-113.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, l’accordo ha l’obbiettivo di mantenere un equipaggio internazionale a bordo della ISS. In caso un equipaggio debba fare rientro sulla Terra a causa di una situazione di emergenza, in orbita rimarrebbero comunque astronauti sia americani che russi.
La partenza di Anna Kikina è attualmente prevista per il 3 ottobre e farà parte dell’equipaggio di Crew-5 di SpaceX, che lunedì 19 settembre ha iniziato il suo periodo di quarantena. La partenza di questa missione sarebbe dovuta avvenire diversi giorni prima, ma ha subito un rinvio per una migliore gestione del traffico verso la ISS. Di conseguenza anche Samantha Cristoforetti e i suoi compagni della missione Crew-4 rimarranno nello spazio più a lungo del previsto. Ciò permetterà all’astronauta italiana di assumere il comando della ISS, che le verrà ceduto dal cosmonauta Oleg Artemyev della missione Soyuz MS-21.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.