Mentre gli scienziati si preparano a inviare la missione Europa Clipper in orbita attorno al sistema di Giove, stanno cercando di saperne di più sul ghiaccio superficiale e soprattutto sull’oceano sotterraneo del satellite Europa. Questo oceano, infatti, potrebbe ospitare vita microbica. Per studiare Europa, ciò che i ricercatori fanno è confrontare le sue caratteristiche con ambienti simili sulla Terra.
Per esempio, sostengono che le condizioni trovate sotto la banchisa antartica terrestre rappresentano un analogo dell’oceano sottosuperficiale di Europa. Potrebbero quindi aiutare a determinare come il guscio di ghiaccio della luna cresce. Di recente, un nuovo studio ha esaminato un fenomeno unico nell’oceano antartico chiamato neve sottomarina. La ricerca ipotizza che lo stesso fenomeno si verifichi anche sul satellite gioviano. Se un robot o un sottomarino arriveranno a questi ambienti, cosa si troveranno ad ammirare?
L’enorme oceano sotterraneo
Sotto la spessa crosta ghiacciata di Europa c’è un enorme oceano, nonostante la grande distanza della luna dal Sole. Esiste a causa del riscaldamento dovuto alle maree, che allungano e comprimono l’orbita ellittica di Europa mentre gira attorno a Giove. Anche le lune vicine, Io e Ganimede, contribuiscono a modificare l’orbita del satellite. Questo riscaldamento porta un attrito all’interno del nucleo di Europa, che provoca calore e di conseguenza la fusione del ghiaccio interno in quello che oggi è l’enorme oceano sotterraneo.
Gli scienziati ritengono che il guscio di ghiaccio abbia uno spessore di 15-25 km e che galleggi su un oceano profondo da 60 a 150 km. Quindi, anche se Europa ha solo un quarto del diametro della Terra, gli scienziati ritengono che il suo oceano possa contenere il doppio dell’acqua di tutti gli oceani terrestri messi insieme.
Come testare l’abitabilità
Studi precedenti su Europa suggeriscono che la temperatura, la pressione e la salinità del suo oceano sotterraneo sono simili a quelle che si trovano sotto una piattaforma di ghiaccio in Antartide.
Secondo il team responsabile del nuovo studio, sapere di che tipo di ghiaccio è fatto il guscio di Europa aiuterà anche a decifrare la salinità e l’abitabilità del suo oceano. Il coautore Donald Blankenship, ricercatore presso l’Università del Texas ad Austin, ha affermato al riguardo: “Possiamo usare la Terra per valutare l’abitabilità di Europa, misurare lo scambio d’impurità tra il ghiaccio e l’oceano e capire dove si trova l’acqua nel ghiaccio.” Blankenship è il ricercatore principale dello strumento radar di penetrazione del ghiaccio per Europa Clipper, che lo userà per scrutare sotto il guscio di ghiaccio, così da vedere se l’oceano di Europa potrebbe essere ospitale per la vita.
La neve sottomarina: come la vedremmo su Europa?
Il fenomeno della neve sottomarina, sulla Terra si verifica quando il ghiaccio galleggia verso l’alto sul fondo di piattaforme ghiacciate, e si unisce in cumuli dall’aspetto soffice. Se anche su Europa fosse presente, gli scienziati ritengono che possa partecipare alla costruzione e rifornimento del suo guscio di ghiaccio superficiale.
Il nuovo studio afferma che la neve sottomarina è molto più pura di altri tipi di ghiaccio. Ciò significa che, se questo fenomeno fosse confermato, il guscio di ghiaccio della luna potrebbe essere molto meno salato di quanto si pensasse in precedenza. Qualcosa di molto importante per la calibrazione dello strumento radar di Europa Clipper: il sale intrappolato nel ghiaccio, infatti, può influire sulla profondità del guscio di ghiaccio che il radar riuscirà a vedere.
Essere in grado di prevedere di cosa è fatto il ghiaccio aiuterà gli scienziati a dare un senso ai dati. Soprattutto, offre la possibilità d’ipotizzare mondi sepolti sotto la crosta ghiacciata di Europa, e d’immaginarne il funzionamento. I risultati potranno preparare gli scienziati all’analisi del ghiaccio, una volta che Europa Clipper potrà raggiungerlo e studiarlo.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Astrobiology, è disponibile qui.
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