Un’esplosione presso lo spazioporto cinese di Jiuquan è avvenuta nell’ottobre 2021, a rivelarlo sono le immagini satellitari ottenute da un utente su Twitter noto come Harry Stranger. L’evento non è stato riportato da alcun media cinese e ancora oggi non è del tutto chiaro cosa abbia causato l’esplosione.
Jiuquan è il complesso di lancio più vecchio della Cina, aperto nel 1958 da cui partì anche il primo Lunga Marcia 1. Situato nel deserto del Gobi, nella regione settentrionale cinese della Mongolia Interna, Jiuquan è la base di lancio del programma umano cinese Shenzhou.
Il sito dell’esplosione è collocato a 16km in direzione sud-ovest dai due principali siti di lancio di Jiuquan, quelli da cui partono i Lunga Marcia. Questo elemento unito ad alcune immagini pubbliche precedenti ha reso possibile con un discreto grado di certezza, capire cosa ci fosse nel punto della deflagrazione.
L’esplosione di un razzo?
L’ipotesi più probabile è che l’esplosione in questione coinvolga ExPace, un’azienda cinese che produce lanciatori solidi, una sussidiaria del colosso statale CASIC. Questa distinzione è molto importate al fine di capire che l’evento non coinvolge invece la CASC, un’altra azienda statale che si occupa di buona parte del programma spaziale cinese, tra cui la famiglia di lanciatori Lunga Marcia.
Nel dettaglio, le immagini satellitari sembrano suggerire il danneggiamento di un cosiddetto hangar mobile, un trasportatore non molto diverso da quello che si usa con gli ICBM militari (missili balistici intercontinentali). Da alcune foto datate di Expace, si nota una forte corrispondenza tra le infrastrutture usate da loro e quella del lanciatore Kuaizhou-11. Questo è il più grande lanciatore nella flotta dell’azienda cinese, con una capacità di 1500kg in orbita bassa terrestre e lanciato una sola volta nel 2020 con un esito fallimentare. L’esplosione di questo pad mobile potrebbe anche spiegare l’assenza di notizie su questo lanciatore, di cui si aspettava il secondo volo entro la fine 2021.
Nonostante un’identificazione promettente su cosa sia successo, rimane molto difficile, se non impossibile, capirne la causa. Sicuramente il Kuaizhou-11, o uno o più degli stadi che lo compongono non erano in modalità di lancio. Questo è possibile affermarlo in quanto la vera rampa di lancio da cui sarebbe partito il razzo è distante alcuni chilometri dall’hangar dove è avvenuta l’esplosione.
Questo si può vedere nella parte in basso a destra dell’immagine poco sopra. È quindi più plausibile un incidente in fase di preparazione del vettore, oppure nel carico del propellente solido.
In assenza d’informazioni da parte di ExPace non è possibile escludere che si sia trattato di un test statico finito male. Ad avvalorare questa possibilità c’è l’evidenza che il presunto lanciatore sarebbe stato in posizione orizzontale (tipica per questi test) e sopratutto che solo una parte del pad è stato danneggiato. Questa esplosione è particolarmente importante, in quanto molte speranze si pongono (e ponevano) nell’azienda ExPace e nel suo lanciatore.
Un’altra vittoria per l’OSINT
La scoperta di Harry Stranger è l’ultima di una lunga serie di scoperte possibili grazie alle immagini satellitari pubbliche. In particolare, ci sono state diverse importanti ricerche effettuate a partire da immagini satellitari proprio riguardanti la Repubblica Popolare Cinese. Ne sono un esempio gli sviluppi della nuova portaerei Fujian o i numerosi nuovi silos ICBM sempre nella Mongolia Interna.
La rapida diffusione delle immagini satellitari ad un vasto pubblico permette quindi un lavoro d’intelligence civile la cosiddetta OSINT (open source intelligence). Nel caso di questa esplosione è stato possibile ottenere una risoluzione dell’immagine ed una precisione sulla data dell’evento notevole per analisti non governativi.
Le immagini ottenute inizialmente da Stranger per l’analisi sono state prodotte da satelliti Airbus, presumibilmente i Pleiades della CNES. Ulteriori immagini di Sentinel-2 hanno confermato inizialmente la data dell’esplosione tra il 10 e il 17 ottobre 2021. Una stima più precisa è arrivata da SpaceNews che, tramite i satelliti a bassa risoluzione Super Dove di Planetlab, ha potuto restringere l’intervallo di tempo tra il 15 ed il 16 ottobre (UTC).
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook e sul nostro canale Youtube. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.