Space economy
| On 2 anni ago

Il colosso automobilistico cinese Geely ha lanciato i primi nove satelliti di una megacostellazione

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Il 2 giugno a bordo di un Lunga Marcia 2C, dallo spazioporto di Xichang sono partiti i primi nove satelliti GeeSAT-1 del colosso automobilistico cinese Geely. L’azienda, che possiede marchi come Volvo, Smart e Lotus, intende costruire la prima costellazione dedicata alla guida autonoma. I satelliti sono anche il primo vero passo concreto per la costruzione di una megacostellazione privata in Cina.

I GeeSAT-1 forniranno un sistema di posizionamento estremante preciso, nell’ordine dei centimetri. Servirà principalmente per gestire la guida autonoma delle automobili del brand cinese e in futuro al controllo di altri sistemi come droni e aerei. I satelliti cinesi porteranno anche una connessione internet mobile, come dichiarato da Wang Yang, a capo della divisione Geespace.

Geespace, sussidiaria aerospaziale di Geely, prevede una rapida produzione in serie dei satelliti GeeSAT, in modo analogo a costellazioni come Starlink e OneWeb. Cardine di questo sforzo è anche il nuovo impianto da 326 milioni di dollari, recentemente inaugurato e progettato per funzionare in modo autonomo. 

La prima megacostellazione cinese

Dopo aver contattato con successo i satelliti tramite le stazione di terra a Gorla, Geespace sta procedendo rapidamente verso il prossimo lancio. Sono già pronti i tre satelliti successivi.

Geely intende creare una prima costellazione di 72 satelliti entro il 2025, che forniranno il servizio solo nella regione Asia-pacifico per poi estenderlo con una copertura globale progressiva. Il numero di satelliti sale a 240 in una seconda fase, di cui non sono noti tempi e caratteristiche. Tuttavia è plausibile pensare si tratterà di una versione migliorata degli odierni GeeSAT-1, magari con un bus satellitare di nuova generazione o completamente diverso

I satelliti GeeSAT in fase d’integrazione nel fairing del Lunga Marcia 2C. Credit: Geely Group Co.

I satelliti GeeSAT-1 sono costruiti da una piattaforma nota come GeeSAT100, il cui numero indica la massa di 100kg. Con una durata prevista di cinque anni, i satelliti rimarranno in un’orbita di circa 620km, una fascia molto affollata a causa delle megacostellazioni internet. In base a quanto dichiarato da Geely, i satelliti utilizzeranno autonomamente il proprio sistema propulsivo al termine della loro vita operativa per rientrare in atmosfera. Tale manovra permetterà di liberare l’orbita il più velocemente possibile.

Inoltre, i satelliti appena lanciati sono dotati di sensori multispretrali dedicati all’osservazione dell’oceano. Un’aggiunta nettamente diversa dallo scopo principale dei satelliti.

Il successo dopo il primo fallimento

Inizialmente Geely aveva provato a lanciare due satelliti di test noti come GeeSAT-1A e GeeSAT-1B nel dicembre 2021 a bordo di un Kuaizhou-1A. Un razzo a propellente solido realizzato da ExPace, una sussidiaria del gigante aerospaziale statale CASIC, da non confondere con CASC, un’altra azienda statale cinese, ma produttrice dei Lunga Marcia.

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Il razzo esplose nel corso del volo, probabilmente a causa del terzo stadio. ExPace a oggi non ha ancora chiarito la causa dell’anomalia e non è chiaro quando ritornerà a lanciare.

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