Europa è uno dei satelliti di Giove, noto soprattutto per la possibile esistenza di un oceano sotterraneo. A svelarne definitivamente la presenza sarà Europa Clipper, la missione della NASA prevista al lancio per il 2024. Sono già diverse però, le evidenze sulla presenza di acqua al di sotto della superficie ghiacciata della luna.
Un recente studio sulla Groenlandia favorisce inoltre la teoria che l’oceano di Europa possa favorire la vita. Aumenta ancora quindi le probabilità che Europa Clipper possa rilevare tracce di ambienti abitabili. In questa porzione della Terra, infatti, sono state identificate delle strutture molto simili a quelle presenti su Europa.
Le doppie dorsali della Groenlandia
La Groenlandia, l’isola più vasta del pianeta Terra, è diventata oggetto dello studio di Riley Culberg, l’autore principale della ricerca. Quest’ultimo, durante una presentazione delle dorsali di Europa si è accorto della somiglianza con alcune morfologie di terreno della Groenlandia. In questa terra, grazie alla campagna osservativa della NASA nota come Operation IceBridge, furono individuate delle doppie dorsali sulla calotta glaciale dell’isola.
Queste strutture si formarono a seguito del drenaggio dell’acqua dei laghi vicini in uno strato di ghiaccio impermeabile della calotta. Qui, la sacca d’acqua formatasi si è ricongelata, fratturando il ghiaccio sovrastante che ha costretto la risalita dei picchi della dorsale su entrambi i lati. Un meccanismo simile potrebbe accadere anche su Europa, con una spinta però dal basso, essendo l’oceano situato nel sottosuolo.
Un gioco di scambio
L’oceano di Europa è nascosto sotto la crosta ghiacciata del satellite, spessa dai 15 ai 25 chilometri. Quello che si chiedono gli scienziati è se da questo serbatoio d’acqua qualche sostanza possa risalire sulla superficie, così come il contrario. La luna di Giove inoltre, è cosparsa di nutrienti in grado di sostenere la vita. Questo è dovuto all’interazione di Europa con il fratello Io, il satellite vulcanico del pianeta gassoso.
Lo scambio di materiale tra superficie e sottosuolo quindi, potrebbe realmente contribuire alla formazione di vita nel presunto oceano sotterraneo, così come permetterci di osservarne le componenti chimiche derivanti risalite in superficie.
La presenza di sacche d’acqua all’interno dello spesso strato di ghiaccio che separa la superficie dall’oceano, gioca un ruolo importante in questo scambio d’informazioni. Infatti, citando le parole di Gregor Steinbrügge, lo scienziato planetario della JPL (Jet Propulsion Laboratory): “Significherebbe che il guscio di ghiaccio di Europa è estremamente dinamico. Questo potrebbe facilitare il processo di scambio tra la superficie e il sottosuolo oceanico, che potrebbe andare in entrambe le direzioni.”
Le onde radio di REASON
A occuparsi della ricerca di queste sacche d’acqua sarà REASON, uno degli strumenti a bordo di Europa Clipper. Similmente alla campagna osservativa condotta sulla Groenlandia, REASON potrà rilevare acqua al di sotto delle dorsali della luna gioviana attraverso l’utilizzo delle onde radio. Alla loro frequenza, tra 0 e 300 GHz, la radiazione elettromagnetica è in grado di attraversare il ghiaccio, ma non l’acqua. Incontrando questo elemento, le onde vengono riflesse e raccolte dallo strumento, dando come risultato una macchia luminosa nelle immagini radar elaborate.
Questo nuovo studio aiuterà il team della missione di Europa Clipper a definire le osservazioni da compiere per determinare se le dorsali della luna di Giove derivano da cause simili a quelle della Groenlandia. Tutto questo, in attesa dell’ottobre 2024, periodo in cui verrà lanciata la sonda, non farà altro che migliorare le indagini che potremmo compiere su questa luna speciale.
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