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È partita Ax-1, la prima missione interamente privata sulla ISS

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Axiom Space, azienda statunitense nata nel 2016, e SpaceX hanno unito le forze per la prima missione interamente privata verso la Stazione Spaziale Internazionale. Il Falcon 9 e la Dragon, con a bordo l’equipaggio composto da 4 astronauti, sono partiti alle ore 17:17 dell’8 aprile. Il decollo è avvenuto dallo storico pad 39A, come avviene ormai da maggio del 2020 per tutte le missioni con astronauti di SpaceX.

Denominata Axiom 1, o più semplicemente Ax-1, dimostra la capacità di aziende private di organizzare e gestire una spedizione verso la ISS. Un ulteriore passo avanti per la nascita e crescita del turismo spaziale. Proprio questo nuovo settore ha portato alla nascita di Axiom Space. Non solo l’azienda ha in programma altre tre missioni simili, ma ha anche avviato i lavori per la costruzione della prima stazione spaziale privata. Si chiama Axiom Space Station e i primi moduli sono in costruzione presso la sede torinese di Thales Alenia Space.

Il viaggio dei quattro astronauti durerà circa 20 ore per raggiungere la ISS e attraccare. Sulla Stazione è già presente una Dragon, quella utilizzata dall’equipaggio della missione Crew-3. Per tale ragione la capsula di Ax-1 arriverà sulla ISS “da sopra”, per poter raggiungere l’unico punto di attracco disponibile. Si tratta dell’International Docking Adapter 3 (IDA-3) situato allo Zenith del Nodo 2.

I 4 nuovi astronauti resteranno a bordo della Stazione per circa 8 giorni. Per questo viaggio si stima che il costo sia di 55 milioni di dollari a testa. Il loro rientro dipenderà dalle condizioni meteo nell’area selezionata per l’ammaraggio.

Gli astronauti della prima missione di Axiom

Quando l’equipaggio di Ax-1 arriverà sulla ISS ci saranno ben 11 astronauti a bordo e ciò sarà un problema per quanto riguarda i posti letto. La Stazione infatti ha solamente 7 “stanze” permanenti nella quale gli astronauti possono andare a riposare. Siccome in questo periodo è previsto molto traffico verso la ISS, nel modulo Columbus sono stati installati due posti letto temporanei. Questi posti saranno occupati dai membri di Ax-1 mentre per quanto riguarda gli altri due astronauti, uno dormirà all’interno della Dragon e l’altro nel modulo chiamato Quest Airlock.

Il comandante della missione è Micheal Lopez-Alegria, nato a Madrid nel 1958 ed ex astronauta della NASA. Ora ricopre il ruolo di Vice President of Business Development in Axiom. Lopez-Alegria è un veterano dei viaggi nello spazio. Ha partecipato a ben quattro missioni prima di decollare a bordo della Dragon, viaggiando sia con lo Space Shuttle che con la capsula russa Soyuz. Ha trascorso in orbita poco meno di 257 giorni, portando a termine 10 diverse attività extra veicolari. Grazie alla sua esperienza potrà garantire supporto ai suoi compagni, soprattutto sulla vita in condizioni di microgravità.

L’equipaggio della missione Ax-1. Da sinistra a destra: Larry Connor, Michael López-Alegría, Mark Pathy e Eytan Stibbe.

Il ruolo di pilota della Dragon è stato affidato all’americano Larry Connor, imprenditore nel settore immobiliare e tecnologico con la passione del volo. Ha vinto diverse competizioni di volo acrobatico e ha dimostrato la sua abilità di pilota anche sulle quattro ruote, partecipando e vincendo diversi campionati. Classe 1950, è uno degli astronauti più anziani ad aver raggiunto l’orbita terrestre. Il primato lo detiene John Glenn, che ha volato l’ultima volta all’età di 77 anni. I due specialisti di missione sono l’israeliano Eytan Stibbe e il canadese Mark Pathy.

Stibbe è un ex pilota di caccia, che ha servito nell’aeronautica israeliana per circa quarant’anni. Stibbe inoltre, è entrato a far parte del World Economic Forum grazie al lavoro compiuto dal suo fondo di investimento Vita Capital, che ha l’obbiettivo di aiutare le persone più svantaggiate. Mark Pathy è un imprenditore, investitore e filantropo. Ricopre il ruolo di CEO della compagnia di investimenti MAVRIK, con sede a Montreal.

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La missione e i suoi preparativi

Uno degli obbiettivi della missione Ax-1 è quello di svolgere diversi esperimenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.  Per tale ragione l’equipaggio ha dovuto completare un d’addestramento durato tra le 750 e le 1000 ore. Durante questo lasso di tempo hanno dovuto apprendere il funzionamento non solo della Dragon, come accaduto per i membri di Inspiration4, ma anche della ISS.

Molte delle ore di addestramento sono servite per memorizzare tutte le procedure di emergenza si a terra che nello spazio. La preparazione quindi è stata molto simile a quella degli astronauti della NASA o delle altre agenzie nazionali. Non si sono però preparati per effettuare attività extra veicolari o a eseguire i normali lavori di manutenzione della Stazione.

Gli esperimenti a cui prenderanno parte hanno come obbiettivo principale lo studio del corpo umano in condizioni di microgravità. Inoltre testeranno anche diversi dispositivi come strumenti per purificare l’aria o piastrelle in grado di unirsi tra loro in maniera automatica. Un ulteriore esperimento inoltre prevede la coltivazione di cellule per la produzione di carne nello spazio, una tecnologia che potrebbe essere molto importante per i futuri viaggi spaziali. Gran parte della strumentazione di cui gli astronauti hanno bisogno hanno raggiunto la ISS già da diverse settimane, grazie alle missioni di rifornimento.

La capsula Dragon Endeavour installata sul Falcon 9 all’interno dell’hangar di SpaceX.

È previsto che gli astronauti di Ax-1 rimangano circa 8 giorni a bordo della ISS, ma il rientro dipende dalle condizioni meteo nelle diverse zone dell’ammaraggio. Ax-1 infatti potrebbe essere sia ridotta che prolungata per garantire un rientro sicuro. Dal rientro della missione dipende anche la partenza di Crew-4, che non può avere inizio finché Endeavour sarà nello spazio. SpaceX infatti necessita di alcuni giorni per potersi riorganizzare e supportare un altro lancio. Crew-4 è attualmente prevista per il 21 aprile.

Falcon 9 e Dragon riutilizzati

Grazie a questa missione SpaceX ha potuto stabilire un nuovo record legato alla riutilizzabilità sia della Dragon che del Falcon 9. Per quanto riguarda il booster, quello utilizzato per Ax-1 ha numero di serie B1062, completando così il suo quinto lancio di successo. Ha volato la prima volta a novembre del 2020 portando in orbita il satellite GPS III SV04. A giugno dello scorso anno ha portato a termine un’altra missione simile, trasportando il GPS III SV05. È stato sempre grazie al B1062 se l’equipaggio di Inspiration4 ha raggiunto l’orbita terrestre e successivamente ha servito per un lancio di satelliti Starlink. Per la quinta volta il B1062 è decollato e successivamente atterrato sulla chiatta in mezzo al mare chiamata A Shortfall Of Gravitas, posizionata a circa 545 km di distanza.

Anche Endeavour stabilisce un nuovo record, poiché nessuna Dragon per il trasporto umano aveva ancora volato per tre volte. Si tratta della prima capsula di SpaceX usata per portare in orbita un equipaggio a bordo della ISS. Si tratta della storica missione Demo-2, avvenuta a maggio 2020. Successivamente ha supportato la seconda spedizione di lunga durata a bordo della ISS, ovvero Crew-2, iniziata ad aprile 2021 e conclusasi a novembre. SpaceX ha dichiarato che ogni Dragon è in grado di prestare servizio in 5 diversi lanci.

La Dragon è una capsula sviluppata da SpaceX che ha potuto anche contare sui diversi fondi ottenuti dalla NASA partecipando al Commercial Crew Program. Tale programma prevedeva il finanziamento di due aziende aerospaziali per lo sviluppo di capsule per il trasporto di esseri umani. A ottenere tali fondi sono stati SpaceX e Boeing.

L’azienda di Musk ha ottenuto un totale di 3,490,872,904 dollari, sia per lo sviluppo della Dragon che per supportare 9 missioni di lunga durata. Boeing invece ha ricevuto 4,2 miliardi di dollari per lo sviluppo della CST-100 Starliner e per portare in orbita gli astronauti in sei diverse missioni.

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