Il 16 e 17 marzo si è riunito il Consiglio Generale dell’ESA a Parigi. L’argomento centrale della riunione è stato analizzare le conseguenze dell’attuale guerra in Ucraina sui progetti dell’Agenzia, in particolare quelli congiunti con Roscosmos. La prima decisione comunicata da questa riunione è stata la conferma alla sospensione del lancio di ExoMars.
Il rover europeo era previsto per il lancio a settembre del 2022 con un vettore Proton russo. La collaborazione di Roscosmos prevedeva inoltre l’uso del lander Kazachok e di tre strumenti scientifici a bordo del rover. Già il 28 febbraio l’ESA aveva dichiarato che la collaborazione con la Russia si era fatta impossibile e che il lancio del rover Rosalind Franklin sarebbe stato improbabile nel 2022.
Ora è arrivata la conferma della sospensione di tutte le attività congiunte con Roscosmos. Purtroppo non sappiamo ancora se questo comporterà un rinvio al 2024 o un annullamento totale della missione. Il Consiglio Generale dell’ESA ha però autorizzato il Direttore Generale a iniziare uno studio industriale accelerato per definire meglio eventuali alternative al lancio con il razzo russo.
Le altre decisioni del Consiglio Generale
L’ESA ha inoltre deciso di rivalutare la schedule dei primi lanci del vettore Ariane 6, la cui missione inaugurale è prevista per inizio del 2023. Il razzo che andrà subentrerà all’Ariane V sarà infatti una risorsa fondamentale per sostituire il Soyuz. A bordo del razzo russo erano per esempio previsti al lancio diversi satelliti europei, in primis due missioni Galileo.
L’ESA ha inoltre comunicato che le operazioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale continuano invece senza grossi problemi. L’obbiettivo primario è infatti mantenere in sicurezza l’equipaggio. A questo link il comunicato stampa dell’ESA sulla decisione di sospendere il programma del rover Rosalind Franklin. La situazione del rover, il primo intitolato a una scienziata, si fa quindi sempre più critica. Se in futuro la Russia dovesse ritirarsi (o essere esclusa) definitivamente dal progetto, l’ESA potrebbe ritrovarsi senza i fondi necessari al mantenimento del rover fino al 2024.
Continua a seguire Astrospace.it sul canale Telegram, sulla pagina Facebook, sul nostro canale Youtube e ovviamente anche su Instagram. Non perderti nessuno dei nostri articoli e aggiornamenti sul settore aerospaziale e dell’esplorazione dello spazio.