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| On 3 anni ago

InSight rimane in safe mode, investito da una tempesta di polvere su Marte

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Sulla superficie di Marte, oltre ai due rover Curiosity e Perseverance, e all’elicottero Ingenuity, c’è un’altra sonda ancora attiva: il lander InSight. Arrivato sul pianeta rosso a novembre del 2018, il lander aveva l’obbiettivo di studiare il sottosuolo marziano, il flusso termico interno al pianeta e la sua attività sismica. Dal 7 gennaio il lander è però entrato in safe mode, disattivando tutta la strumentazione scientifica non necessaria al suo funzionamento. Il motivo è l’avvicinarsi di una tempesta di polvere che ha diminuito l’energia che i pannelli solari sono in grado di produrre.

InSight è infatti alimentato da due pannelli solari circolari, che negli anni hanno più volte diminuito la loro efficacia per la polvere depositatasi sulla loro superficie. Questa polvere ricopre i pannelli, oscurandoli e diminuendone l’efficacia. Una tempesta di polvere aggrava la situazione. Oltre a contribuire a depositare residui sui pannelli solari, oscura il Sole per parecchi giorni. Il lander dispone di batterie, ma queste, già messe a dura prova dalla diminuzione di rendimento dei pannelli, non possono gestire diversi giorni di attività. Se si dovessero scaricare del tutto il lander si spegnerà definitivamente, una sorte già toccata al rover Opportunity nel 2018, dopo ben 14 anni di attività sul pianeta rosso.


Le ultime attività di InSight

Gli ingegneri del JPL hanno stabilito un contatto con InSight il 10 gennaio, rilevando che sebbene il lander disponesse di pochissima energia, ancora non aveva iniziato ad attingere alle batterie. Un buon segno. I responsabili della sonda ricevono costantemente informazioni sull’andamento della tempesta, in particolare dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter, che grazie allo strumento Mars Color Imager (MARCI) crea delle mappe giornaliere dell’intero pianeta, fornite a tutti i team delle missioni robotiche sulla superficie.

Da queste mappe è emerso che la tempesta è già in fase di attenuazione e si pensa di poter disattivare la safe mode di InSight a partire dalla prossima settimana. Questo è importante, in quanto anche le comunicazioni sono limitate in modalità di sicurezza. Recuperati i contatti con il lander, l’obbiettivo sarà capire se la tempesta avrà depositato altra polvere sui pannelli solari, peggiorando ancora il loro rendimento, o almeno un po’ li abbia ripuliti. Finora questa seconda opzione non si è mai verificata per Insight, ma è già successo per Spirit e Opportunity.

I pannelli solari di InSight, ripresi a dicembre 2018, luglio 2019, luglio 2020 e giugno 2021. Ben apprezzabile il depositarsi della regolite marziana. Credits: NASA/JPL

In precedenza, grazie a una spatola posta sul braccio robotico del lander, si è tentato di ripulire i pannelli solari. Per un po’ questa opzione ha funzionato, ma non a lungo come si sperava. InSight ha comunque già terminato la sua missione principale, e ora si trova all’interno della sua prima estensione di missione, la cui durata è prevista fino a dicembre del 2022.

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