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| On 3 anni ago

Confermata la presenza di trappole fredde di anidride carbonica sulla Luna

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La presenza di risorse sul nostro satellite è uno dei motivi principali che spinge la nuova esplorazione lunare di questo decennio. Da alcuni anni siamo già a conoscenza della presenza di ghiaccio di acqua sul nostro satellite, risorsa fondamentale per ricavare ossigeno e idrogeno. Questo ghiaccio si trova nelle zone in ombra dei crateri al Polo Sud, dove la temperatura è talmente fredda da permettere al ghiaccio di non evaporare. Ora, grazie a una nuova ricerca del Planetary Science Institute pubblicata da Norbert Schorghofer, sappiamo che esistono zone abbastanza fredde da poter contenere anche anidride carbonica (CO2), le cosiddette trappole fredde.

Le trappole fredde sono infatti semplicemente delle zone dove è stata misurata una temperatura sufficientemente bassa da mantenere l’anidride carbonica ghiacciata. Per la CO2 questa temperatura è di 60 gradi Kelvin, equivalente a -213 C°. Il gruppo di Schorghofer ha analizzato terabyte di dati ricavati dallo strumento Diviner Lunar Radiometer Experiment a bordo del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA. In questo modo hanno trovato circa 200 km quadrati di superficie lunare con temperature costantemente più basse di 60 K. Questo non vuol dire aver trovato l’anidride carbonica, ma avere la certezza che se si trova sulla Luna, sarà solo in queste zone.

In viola le trappole fredde di anidride carbonica. Le zone col contorno nero sono invece le trappole fredde di acqua. Credit: AGU/Geophysical Research Letters

La più grande concentrazione è nel cratere Amundsen, con 80 km quadrati coperti dalla trappola fredda di anidride carbonica. Questo cratere potrebbe essere una zona perfetta per una futura missione Artemis. Per fare un confronto, le trappole fredde dell’acqua coprono quasi 14.000 chilometri quadrati.

L’importanza delle trappole fredde di anidride carbonica

Le trappole fredde di anidride carbonica si trovano ovviamente all’interno di zone dove è già stata provata la presenza di ghiaccio d’acqua o comunque la sua possibilità. Questa nuova ricerca permetterà quindi in primo luogo di studiare future missioni lunari avendo già chiara la zona obbiettivo.

L’anidride carbonica, assieme al ghiaccio, è una delle risorse spaziali più improntati. La CO2 può venire utilizzata per produrre propellente per razzi, produrre metalli o biomateriali. Da essa è infatti possibile estrarre ossigeno e di conseguenza anche carbonio. Trovare la CO2 sarebbe quindi un passo importante per la futura sostenibilità dell’esplorazione lunare. A questo si aggiunge il fatto che l’anidride carbonica potrebbe essere un elemento tracciante per studiare come si comportano altri elementi volatili in condizioni spaziali estreme, e guidare così ulteriori ricerche altri luoghi del sistema solare.

Lo studio completo: Carbon Dioxide Cold Traps on the Moon. 

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