Questa mattina, 15 novembre, sulla ISS è stata attivata un’emergenza detriti spaziali. Gli equipaggi a bordo della Stazione sono stati portati a bordo delle relative capsule per una ragione di sicurezza. I due cosmonauti Pyotr Dubrov, Anton Shkaplerov e l’astronauta Mark Vande Hei sono entrati nella capsula Soyuz MS-19, mentre l’equipaggio di Crew-3 è salito a bordo della capsula Dragon.
Questa sistemazione è stata presa per ragioni precauzionali in quanto una nube di detriti, così definita nella mattinata, ha intersecato l’orbita della ISS. Dai primi rilevamenti non ufficiali, la nube di detriti non si è mai avvicinata troppo alla ISS, anche se lo ha fatto in diverse occasione, cioè durante diverse orbite. Alle 15:39 Roscosmos ha dichiarato che la ISS si trovava in Green Zone, e quindi non più in situazione di emergenza. Gli astronauti e cosmonauti sono comunque rimasti a bordo delle rispettive capsule solamente durante il primo passaggio dei detriti, avvenuto alle 9:30 di mattina, orario italiano. Il controllo missione della NASA ha però confermato che alcuni moduli della ISS rimarranno isolati ancora per diverse ore, per aumentare la sicurezza della Stazione.
L’origine dei detriti
La ISS ha dovuto effettuare un cambio di quota già mercoledì 10 novembre, per evitare altri detriti, causati da un frammento del Fengyun-1C, il satellite distrutto dalla Cina nel 2007 per dimostrare la sua capacità di possedere armi antisatellite. L’origine dei detriti che hanno causato l’emergenza di oggi non è invece ancora chiara, anche se c’è un sospettato principale. Vediamo come è evoluta la situazione.
Alcune fonti militari americane hanno confermato oggi che nel weekend la Russia ha tenuto un test ASAT di distruzione di un satellite, chiamato Kosmos-1408 e non più attivo dagli anni ’80. Il test, una dimostrazione della tecnologia russa per la distruzione di satelliti in orbita, è stato inoltre confermato dal tracciamento indipendente dell’azienda LeoLabs, specializzata nell’osservazione di oggetti in orbita. L’azienda ha confermato di aver rilevato detriti nella vicinanza del satellite in questione.
Nel seguente tweet, Jonathan McDowell ha rappresentato l’orbita del satellite russo Kosmos-1408, in viola, e quella della ISS, in blu. La parte rossa è invece il periodo in cui è stata attivata l’emergenza sulla ISS, che quindi coincide con l’intersezione con l’orbita del satellite russo.
Here is the orbit of ISS (blue) compared to that of the Ikar No. 39L satellite (cover name Kosmos-1408) (magenta) and the part of the orbit where the crew have been warned of possible collisions with a debris field (red). This shows Kosmos-1408 is a plausible candidate pic.twitter.com/oGJtQxWxkV
— Jonathan McDowell (@planet4589) November 15, 2021
La conferma ufficiale
Durante tutta la giornata, a partire dallo spostamento degli astronauti nelle capsule, la NASA e lo US Space Command non hanno fornito nessuna dichiarazione ufficiale, che è attesa per le prossime ore. Attualmente non c’è nessuna conferma ufficiale che i detriti provocati dal test antisatellite russo siano gli stessi che hanno causato l’emergenza detriti sulla ISS.
Per tutti gli aggiornamenti sull’evoluzione di questo test antisatelliti e sulla causa dei detriti, li forniremo sul canale telegram di Astrospace.it Questo stesso articolo sarà aggiornato con l’evolversi della situazione.
Non è inoltre ancora chiaro che tipo di test antisatellite la Russia abbia effettuato durante il weekend. È molto probabile che si sia trattato di un missile balistico in grado di colpire il satellite, ma non è solo una supposizione, la più probabile. Per avere informazioni certe, anche qui servirà aspettare le dichiarazioni dello US Space Command.
Aggiornamento 15 novembre 21:45
Durante una conferenza stampa, il Dipartimento di Stato USA ha confermato che la Russia ha condotto un test antisatellite che ha prodotto oltre 1500 detriti spaziali già tracciati e migliaia di altri detriti più piccoli. La nube di detriti è attualmente sotto controllo sia da Terra che dagli astronauti sulla ISS.
Aggiornamento 16 novembre ore 00:20
È finalmente arrivata la dichiarazione ufficiale dell’amministratore della NASA Nelson sull’emergenza detriti spaziali scatenata dal test russo avvenuto ieri mattina. Nelson ha per la prima volta confermato ufficialmente che i detriti spaziali originati dal test sono gli stessi che hanno minacciato la ISS per tutta la giornata di oggi. Questo fatto era quasi ovvio ma non era mai stato confermato ufficialmente.
Nelson ha inoltre criticato pesantemente il test antisatellite russo, con parole piuttosto pesanti. Ha inoltre criticato la insensatezza di aver originato dei detriti che hanno messo in pericolo sia gli astronauti americani e internazionali ma anche quelli russi.
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