Il Volatiles Investigating Polar Exploration Rover, ovvero il rover lunare VIPER della NASA, ha superato la Critical Design Review. La CDR altro non è che la fase in cui viene approvato il design dell’intero sistema del rover. In questo modo si avvicina considerevolmente la sua fase produttiva in programma dal 2022. A occuparsi della review ci ha pensato una commissione indipendente della NASA. Terminata la fase produttiva e di costruzione vera e propria, il rover VIPER verrà lanciato sulla Luna a bordo di un Falcon-Heavy di SpaceX. Il lancio è previsto nel 2023, anno in cui il rover allunerà a bordo del lander Griffin prodotto da Astrobotic finanziato grazie al programma CLPS della NASA.
La Critical Design Review ha il preciso scopo di assicurarsi che il sistema del rover VIPER e gli strumenti a bordo dialoghino nella maniera corretta. Si tratta di uno step di fondamentale importanza perché formato da una lunga serie di test individuali sul sistema. Questa serie di verifiche prende il nome di Critical Design Assessments (CDA). In particolare, i primi CDA si sono incentrati sulle principali funzioni di VIPER, quali il sistema di navigazione e i software. In seguito, hanno analizzato i sistemi termico e meccanico.
Al termine di questa lunga serie siamo arrivati alla CDR, validazione fondamentale per autorizzare il rover all’esplorazione della superficie lunare. Il rover VIPER ha dunque subito numerosi cambiamenti per essere il più affidabile possibile dalla Preliminary Design Review a oggi. D’altra parte, il rover deve non solo esplorare la superficie lunare a partire dal sito di allunaggio ma anche svolgere importanti esperimenti scientifici.
Caratteristiche del rover VIPER
Ad oggi ci troviamo di fronte a un rover dal peso di circa 450 Kg e in grado di muoversi a una velocità di circa 0.7 Km/h. VIPER misura 2.5 m per 1.5 m e sfrutta una batteria a carica solare con un picco di potenza di 450 watt. Si tratta del primo rover NASA con queste caratteristiche e a disporre di fari. Sfruttando il comparto fotografico e i fari, il rover VIPER aggirerà i pericoli e attraverserà i crateri in ombra, rimanendo collegato alla Terra grazie al Deep Space Network.
Tanto il rover quanto i suoi componenti sono capaci di resistere all’ambiente lunare ostile e svolgere gli esperimenti scientifici nella maniera più opportuna. Per facilitare i movimenti, il rover è in grado di sollevare ciascuna delle sue ruote indipendentemente. Ciò gli conferisce la capacità di tirarsi fuori da qualsiasi tipologia di terreno, anche molto morbido. Inoltre, VIPER può muoversi in qualsiasi direzione in maniera tale poter continuare la ricarica delle batterie così come gli esperimenti scientifici senza dover cambiare mai assetto.
Strumentazione a bordo del VIPER
Per studiare i campioni di ghiaccio, il rover VIPER si servirà di un trapano a percussione e altri tre strumenti. Il trapano prende il nome di TRIDENT, misura un metro e scaverà nel suolo lunare fino a una profondità di circa 90 cm. Si tratta di un trapano a percussione rotante perché ruota per scavare il terreno e martella per frammentare il materiale più duro. In questo modo la perforazione risulta più efficiente a favore di un ridotto consumo energetico. In più, una spazzola asporterà la regolite dal trapano e la condurrà in uno scivolo formando una pila ordinata sul suolo.
Solamente a quel punto interverranno gli altri strumenti in possesso di VIPER per analizzare i campioni. I tre strumenti citati sono spettrometri: NSS, NIRVSS e MSolo.
- Il Neutron Spectrometer System avrà il compito di “scovare” la presenza di Idrogeno nel tentativo di dimostrare la presenza di acqua al di sotto del suolo lunare.
- Il Near-Infrared Volatiles Spectrometer System sarà in grado di stabilire la natura e l’origine dell’idrogeno precedentemente segnalato dal NSS.
- Per ultimo, il Mass Spectrometer Observing Lunar Operation si occuperà di analizzare i gas attorno al sito di allunaggio. Ciò per stabilire quali provengano effettivamene dal sito e quali dal lander stesso.
Una scaletta da rispettare
In quanto parte del programma Artemis, la missione VIPER è gestita dal NASA’s Ames Research Center nella Silicon Valley. La missione ha il principale obiettivo di analizzare in maniera ravvicinata la posizione e concentrazione di ghiaccio sulla Luna. Proprio grazie a questa mappatura iniziale, la NASA farà un grosso passo in avanti nella direzione del ritorno dell’uomo sulla Luna e della sua sostenibilità. Ma per fare ciò, è necessario che i tempi prestabiliti vengano rispettati!
Ecco il perchè dell’importanza della CDR ottenuta negli ultimi giorni. Grazie a essa, nel 2022 inizierà la fase di costruzione del rover VIPER presso il Johnson Space Center di Houston. Parallelamente, verranno sviluppati il software di volo e il sistema di navigazione presso Ames. A metà del 2023, Astrobotic dovrebbe ricevere il rover completo e gli strumenti per poi prepararsi al lancio entro la fine dell’anno. Sebbene ci sia ancora molto da fare, siamo un passo più vicini alla Luna.
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