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| On 3 anni ago

Entro l’anno la NASA sceglierà le proposte per le nuove stazioni spaziali commerciali

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La NASA ha da tempo deciso che il futuro del volo spaziale umano nell’orbita terrestre bassa sarà completamente, o quasi, affidato a realtà private. Per farlo ha creato a marzo 2021 il programma CLD (Commercial LEO Destinations) con il quale saranno forniti 400 milioni di dollari per iniziare a finanziare cinque proposte di stazioni spaziali private. Phil McAlister, direttore del volo spaziale commerciale alla NASA, ha affermato ieri che le proposte giunte alla NASA sono circa una dozzina.

“Non riesco a ricordare l’ultima volta che abbiamo ricevuto così tante proposte in risposta a un annuncio di contratto” ha affermato sempre McAlister. In base a quanto detto da McAlister a CNBC, la NASA prevede di comunicare le prime proposte da finanziare già entro la fine dell’anno.

Il primo passo verso la commercializzazione del volo umano è stato il programma Commercial Crew Program (CCP), iniziato nel 2012. Sono state finanziate le capsule Dragon (SpaceX) e CST-100 Starliner (Boing) per portare astronauti verso la ISS. La stessa Stazione Spaziale Internazionale sta già vivendo questo passaggio verso il settore privato. Nel 2020 è stato agganciato il primo modulo gestito interamente da una realtà privata (Bishop) e fra poche settimane inizieranno ad arrivare i primi astronauti commerciali. In base a quanto affermato da Phil McAlister, solo i due programmi CCP hanno fatto risparmiare negli ultimi anni circa 20 o 30 miliardi alla NASA. Con il passaggio a stazioni spaziali commerciali prevedono di risparmiare un altro miliardo di dollari all’anno.

Un render di come dovrebbe essere la stazione spaziale di Axiom nel 2026, ancora attraccata alla ISS. Credits: Axiom Space

Un’orbita commerciale

L’obbiettivo della NASA per il CLD e per le successive stazioni private non è quello di abbandonare l’orbita terrestre bassa, anzi. La NASA diventerà “solamente” uno dei molti utilizzatori dei servizi in orbita e non un ente in grado di controllarli tutti. Inoltre, diversamente da quanto fatto con il programma CCP, l’Agenzia non finanzierà interamente queste stazioni. 

Essendo che la proprietà intellettuale, e quindi il pieno controllo sull’utilizzo rimane alle aziende, non è più conveniente per la NASA intervenire con un pieno finanziamento. Questo è stato reso possibile grazie all’esempio della capsula Dragon di SpaceX, interamente finanziata dalla NASA e ora usata per molti servizi commerciali. La Dragon sarà quindi un precedente, un esempio da seguire di come SpaceX ha dimostrato che la commercializzazione del volo umano in orbita sia già pienamente possibile. Questo era uno degli obbiettivi primari della NASA, fin dai tempi dello Space Shuttle, il mezzo che avrebbe dovuto aprire le porte dello spazio a ogni cittadino americano.

Al programma CLD sono ora in fase di analisi circa una dozzina di proposte, pervenute da Startup e da grandi aziende del settore spaziale. Fra queste ci sono SpaceX, Blue Origin, Airbus, Boeing e Lockheed Martin. A tutto questo si aggiunge poi la stazione di Axiom Space, i cui primi moduli sono già in produzione. Questa stazione sarà verosimilmente la prima di questo tipo, ed è già stata finanziata con un programma specifico nel 2020. Il primo modulo dovrebbe essere in orbita nel 2024. Fino al 2028 sarà costruita attraccata alla ISS, per poi separarsi e diventare autonoma.

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