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| On 3 anni ago

Perseverance ha raccolto e sigillato il primo campione di roccia marziana

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Il rover Perseverance della NASA, ha finalmente eseguito il suo primo carotaggio, sigillando il primo campione di suolo marziano all’interno del suo contenitore ermetico. La cattura di questo campione è iniziata il 1° settembre, e il suo successo è un grande risultato dopo il fallimento del primo tentativo a inizio agosto. Perseverance ha trivellato una roccia, delle dimensioni di una piccola valigia, che è stata soprannominata “Rochette“. Ora la roccia e la polvere raccolta sarà conservata all’interno del rover, con l’obbiettivo di essere recuperata e riportata a terra durante la missione Mars Sample Return prevista per la fine del decennio.

Il trivellamento della roccia marziana è stato eseguito con il trapano a percussione rotante posto sul braccio di Perseverance. Una volta terminato il carotaggio, il braccio è stato spostato per essere inquadrato dalla Mastcam-Z, posta sulla “testa” del rover. In questo modo la NASA ha potuto controllare che il campione fosse stato raccolto correttamente, e ancora contenuto all’interno del contenitore della trivella. A inizio agosto, il primo tentativo fallì proprio per una fuoriuscita imprevista della roccia appena trivellata.

Le prime foto sono state scattate già il primo settembre, e indicavano che il carotaggio e la cattura del campione erano stati eseguiti correttamente. Per le scarse condizioni di luce, nella foto non si vedeva bene il campione, e quindi la NASA ha preferito attendere condizioni migliori di luce, prima di sigillare la roccia appena raccolta all’interno del rover.

Una delle prime foto scattate il 1 settembre. Si vede all’interno della trivella il campione, dal diametro poco maggiore di quello di una matita. L’anello color rame è il trapano, al suo interno si intravede il numero 266 posto sul contenitore. Credits: NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS

La conferma e la chiusura del primo campione di roccia

Subito dopo aver confermato la cattura del campione di roccia Perseverance ha iniziato la fase di “percuss to ingest“. Il trapano ha cioè iniziato a vibrare, e lo ha fatto per due motivi. Il primo era quello di consolidare la roccia all’interno del contenitore, facendola scendere ancora più all’interno se possibile. Il secondo, quello più importante, era di pulire la testa della trivella da polveri e altri residui. Una operazione importante, sia per tenere la trivella pulita e quindi performante, sia per evitare di contaminare i successivi campioni.

Dopo aver completato tutte queste operazioni è iniziata la fase di trasferimento, conclusasi oggi, 7 settembre. Perseverance ha trasferito il campione di roccia e polvere marziana in un contenitore di titanio ermetico. Prima di sigillarlo lo ha nuovamente fotografato, e poi lo ha inserito nel suo apposito contenitore. “Con oltre 3.000 componenti, il sistema di raccolta e conservazione di campioni di roccia marziana è il meccanismo più complesso mai inviato nello spazio”. Così ha affermato Larry D. James, direttore ad interim del JPL. “Il nostro team di Perseverance è entusiasta e orgoglioso di vedere il sistema funzionare così bene su Marte e fare il primo passo prima di restituire i campioni sulla Terra”.

Le prossime raccolte e il prossimo viaggio di questi campioni

Attualmente Perseverance sta esplorando una cresta di 900 metri chiamata Artuby, che si pensa possa contenere gli strati di roccia più antica del cratere Jezero. La prima parte dell’esplorazione del rover si concluderà poi con il suo ritorno al sito di atterraggio, dopo che avrà percorso dai 2.5 km ai 5 km. Attualmente ha percorso 2.17 km. Una volta completata questa prima parte del suo viaggio si spera che sia riuscito a riempire otto tubi campione dei 43 totali. Successivamente si dirigerà a Nord, e poi a Ovest, verso la regione del Delta all’interno del cratere Jezero.

I campioni di roccia e polvere marziana saranno infine rilasciati in un determinato punto, che dipenderà dalla posizione del rover quando avrà completato tutti i carotaggi. Questi verranno poi raccolti da un secondo piccolo rover, e riportati a un lander, dotato di un razzo che li rispedirà in orbita. Qui verranno nuovamente raccolti da un’altra sonda che eseguirà il viaggio da Marte alla Terra. Tutto questo sarà compito della missione Mars Sample Return, gestita dalla NASA e dall’ESA in collaborazione. In questo approfondimento tutti i dettagli su questa missione:

Mars Sample Return, la missione più ambiziosa del decennio inizia con Perseverance

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La posizione di Perseverance e Ingenuity al Sol 180. Credits: NASA/JPL

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