Un’antica cometa a lungo periodo potrebbe aver fatto capolino nel cielo dei nostri antenati, raggiungendo una distanza dal Sole di 37 milioni di km. Di lei non vi è alcuna traccia o documento storico, ma è progenitrice di due comete ritornate a farci visita dopo secoli. Una di queste è Atlas. O meglio, era.
La cometa Atlas fu scoperta nel 2019 dall’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS). Nonostante fosse attesa nel nostro cielo a maggio 2020, non è stato possibile osservarla ad occhio nudo. Infatti, prima di potersi mostrare a noi, si è disintegrata, a circa 160 milioni di km dal Sole. Questo evento, fotografato da Hubble Space Telescope, è risultato anomalo agli occhi di Quanzhi Ye, astronomo presso l’Università del Maryland, e al suo team di ricerca. Non era quello che ci si aspettava, infatti, vista l’ipotesi sulla sua origine.
Frammenti di nucleo di una cometa antica
Ora si teorizza infatti, che Atlas possa essere figlia di una cometa disintegratasi 5000 anni fa. L’ipotesi è sorta a seguito della sua scoperta. L’astrofilo Maik Meyer fu il primo a notare la somiglianza dell’orbita di Atlas con quella di una cometa avvistata nel 1844. E non si tratta di una coincidenza: i gruppi di comete che presentano dei parametri orbitali simili sono chiamati “famiglie” poiché derivano da una stessa cometa progenitrice. Così anche Atlas e sua sorella, sono frammenti di una stessa cometa.
La loro composizione è quindi molto resistente, essendo frammenti di un nucleo. E’ parso strano quindi che la distruzione di Atlas sia avvenuta prima dell’incontro ravvicinato col Sole. La sua progenitrice era infatti sopravvissuta alla nostra calda stella. Ma qualcosa potrebbe aver innescato la miccia per la figlia, ed è quello che il team di Ye sta cercando di scoprire.
Dopo un anno di analisi
Nell’articolo recentemente pubblicato, i ricercatori hanno riportato che i frammenti in cui si è disgregata Atlas si sono polverizzati in tempi differenti. Alcuni dopo pochi giorni, altri dopo settimane. Questo suggerisce che le comete non possedevano proprietà omogenee. Una delle teorie sollevate per spiegare questa anomala morte di Atlas attribuisce la colpa all’elevata rotazione del corpo celeste, portato alla rottura per la forte forza centrifuga percepita.
Un’altra spiegazione potrebbe essere la pressione esercitata dall’interno del nucleo a seguito di un accumulo di gas. Il ghiaccio fresco che lo compone potrebbe aver subito un’intensa sublimazione che la cometa non è riuscita a sopportare. Se così fosse, il cuore di Atlas potrebbe essere stato il nucleo della progenitrice.
Lo studio completo: Disintegration of Long-period Comet C/2019 Y4 (ATLAS). I. Hubble Space Telescope Observations, si può raggiungere cliccando qui.
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