Il turismo spaziale è un’attività che da decenni interessa le varie agenzie governative, e non solo. A cavallo degli anni ’70 e ’80 lo Space Shuttle era il mezzo destinato a democratizzare l’orbita terrestre, rendendo il viaggio nello spazio alla portata dei cittadini americani. Alla fine questo non è successo, complici alcuni incidenti e un prezzo per il lancio sempre molto alto. All’inizio del nuovo millennio fu la nuova Stazione Spaziale Internazionale ad ospitare una prima generazione di turisti spaziali. A partire dal 2001, fino al 2009, otto privati raggiunsero al ISS per un breve soggiorno di qualche giorno, salendo in orbita con una capsula Soyuz.
Ora il 2021 è l’anno della ripresa dei viaggi spaziali con scopo “turistico”. Prima di tutto è bene però chiarire cosa significhi a scopo turistico, per poi capire quali tipologie di viaggi offrirà il mercato nei prossimi anni. Con diverse destinazioni disponibili, ogni missione avrà infatti caratteristiche diverse. Lo scopo quindi, potrà essere prettamente di svago, come principalmente saranno i viaggi suborbitali, ma sempre più prenderà piede anche il viaggio spaziale privato a scopo di ricerca.
Un “turista” che sarà ospitato sulla ISS potrà infatti essere impegnato in diversi esperimenti privati, o collaborare a ricerche organizzate da un’agenzia governativa. Diversi esperimenti, saranno per esempio eseguiti anche dall’equipaggio della missione Inspiration4, che raggiungerà l’orbita a settembre 2021 a bordo di una capsula Dragon. Di seguito, le principali destinazioni turistiche attualmente disponibili per un viaggio spaziale privato.
Il primo volo orbitale completamente privato
Un volo umano in orbita terrestre richiede due cose: un vettore abbastanza potente e una capsula che viene portata in orbita con gli astronauti a bordo. La capsula poi attracca alla Stazione Spaziale Internazionale, dove gli astronauti “soggiornano” per qualche giorno. C’è però un’alternativa, la capsula può non attraccare e rimanere in orbita. Questo è l’obbiettivo della missione Inspiration 4, la prima che avrà proprio questo obbiettivo.
Il lancio è previsto il 15 settembre con una capsula Dragon e un Falcon 9. Inspiration 4 è quindi organizzata interamente da SpaceX, e finanziata dal miliardario americano Jared Isaacman. Lui ha finanziato l’intera missione, pagando anche i tre biglietti agli altri passeggeri. Essi sono Hayley Arceneaux, l’Ingegnere Christopher Sembroski, e la dottoressa e scienziata Sian Proctor. Il volo a bordo della capsula Dragon durerà 4 giorni, comprensivi di alcune ore (potrebbero essere fino a 24) necessarie per raggiungere l’orbita finale e alcune altre ore per ritornare a Terra.
A bordo della Dragon lo spazio sarà limitato, quindi è improbabile che in futuro missioni di questo tipo dureranno più di qualche giorno. I quattro astronauti avranno infatti a disposizione uno spazio di poco superiore ai 9 metri cubi (9.3 metri cubi è il volume della versione Crew Dragon). Sarà quindi un soggiorno non certamente comodo, ma rappresenta comunque una svolta, permessa dalla tecnologia e dal design della capsula di Spacex. Quella usata per la missione Inspiration 4 sarà la Dragon Resilience, che ha già volato nello spazio per portare sulla ISS quattro astronauti durante la missione Crew-1. La Dragon sarà però modificata per avere una cupola di vetro sulla cima, dalla quale si potrà osservare lo spazio e la Terra in modo decisamente spettacolare. L’addestramento necessario per una missione di questo tipo è di alcuni mesi. Il prezzo si aggira intorno ai 40 milioni di dollari a testa.
Partire dalla Russia o dagli USA?
Se invece si vuole ampliare la durata del soggiorno in orbita e nel frattempo trascorrerlo in modo leggermente più comodo, sarà possibile raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Questo può essere fatto in due modi differenti. Dalla Russia o dagli USA. Scegliendo di partire dalla Russia, ci si affiderà a Roscosmos, e alla capsula Soyuz. Il viaggio non sarà sicuramente dei più comodi, ma rappresenta una vera e propria esperienza da astronauta. Si vivranno le stesse sensazioni che hanno provato i primi cosmonauti e centinaia di loro successori.
Il primo viaggio organizzato in questo modo sarà effettuato alla fine dell’anno, con una partenza prevista per l’8 dicembre. I passeggeri saranno due: Yozo Hirano e Yusaku Maezawa. Maezawa è il finanziatore della missione, che comporterà il soggiorno a bordo della ISS per 12 giorni. Il prezzo non è stato dichiarato, ma dovrebbe aggirarsi intorno a qualche decina di milioni di dollari a testa. Questi sono per la maggior parte spesi per il lancio. Maezawa è anche l’organizzatore e il finanziatore del progetto DearMoon, una missione con l’obbiettivo di portare 12 persone in orbita attorno alla Luna con la Starship di SpaceX.
La Russia, dopo questo primo volo con i due giapponesi, sta già organizzando molteplici lanci turistici verso la ISS. Entro il 2024 sono previste almeno altre due missioni. Una vedrà coinvolta l’attrice Yulia Peresild che dovrà girare un film a bordo della Stazione. La partenza di questa missione è prevista ancora prima di quella dei due giapponesi: il 5 ottobre del 2021. Essendo finanziata da Roscosmos e Channel 5, non si tratta però di una vera missione turistica. La seconda, prevista per il 2023, porterà altri due passeggeri, uno dei quali dovrebbe addirittura impegnarsi in una Attività Extraveicolare.
Il primo volo commerciale sulla ISS
Subito dopo il volo di Yusaku Maezawa, avverrà invece un’altra svolta importante nel turismo spaziale. Ad inizio del 2022 è infatti prevista la partenza della missione Ax-1. Questa è organizzata dall’azienda privata Axiom Space e da SpaceX, e porterà quattro persone sulla ISS con una capsula Dragon. Si tratterà quindi della prima missione con passeggeri verso la ISS ad essere interamente gestita da privati. Poi, ovviamente, una volta a bordo della Stazione tutti gli ospiti dovranno rispettare l’organizzazione e i tempi degli altri astronauti e delle agenzie governative.
I quattro membri della missione Ax-1 sono l’astronauta della NASA e vice presidente di Axiom Space Michael López-Alegría, che ricoprirà il ruolo di comandate della capsula. Sarà affiancato da Larry Connor, un imprenditore americano classe 1950, futuro pilota della Dragon. A chiudere il quartetto ci sono l’ex pilota di caccia israeliano Eytan Stibbe ed il filantropo canadese Mark Pathy. Rimarranno sulla ISS per 8 giorni.
Axiom Space ha inoltre già annunciato che sono in programma le missioni Ax-2, 3 e 4. Tutte queste missioni spaziali commerciali sono soggette al traffico verso la ISS. Il tempo e lo spazio a bordo della Stazione è infatti prioritario per gli astronauti “classici”. Recentemente, la NASA ha infatti aumentato la tassa di soggiorno per la ISS, anche in virtù del crescente traffico a bordo. Il nuovo listino prezzi dovrebbe entrare in vigore da inizio del 2022, anche se Ax-1 ne sarà ancora esclusa. Nonostante questo l’intenzione di Axiom Space è quella di organizzare almeno due missioni all’anno. In una di queste dovrebbe anche esserci Tom Cruise, che girerà un film a bordo della ISS.
La scelta di un viaggio suborbitale
Viaggiare in orbita terrestre sarà quindi un’attività che diventerà sempre più frequente e col tempo anche i prezzi si abbasseranno sempre di più. Sarà però difficile che scenderanno sotto la soglia della decina di milioni di dollari, se non fra diversi anni, forse decenni. Per provare un’esperienza di microgravità e godere di una vista da astronauta, c’è però un’alternativa a basso costo, con degli ovvi limiti: il viaggio suborbitale.
Questa esperienza è attualmente offerta da due diverse aziende, con due approcci completamente diversi. Virgin Galactic offre un volo ad una quota di circa 90 km, effettuato a bordo dello spazioplano SpaceShip. Questo è portato ad una quota di 15 km da un’altro aereo, il White Knight Two. Una volta separato, lo spazioplano accende il suo motore e raggiunge la quota desiderata. Nelle ultime fasi di ascesa, e nelle prime di discesa, a bordo si può sperimentare qualche minuto di microgravità. L’equipaggio è composto da un massimo di sei passeggeri, più due piloti. In questo approfondimento maggiori informazioni sul volo e sui mezzi di Virgin Galactic. Il prezzo di questo volo, della durata totale di circa 90 minuti, è di 400000 dollari.
Blue Origin offre un’esperienza simile, ma con un approccio diverso. Il volo viene eseguito con un razzo e una capsula, come un volo orbitale. Il mezzo di lancio è però decisamente meno potente, anche se completamente riutilizzabile. Dal momento della partenza, l’intera esperienza dura poco più di dieci minuti, ma il tempo trascorso in microgravità è lo stesso che offre Virgin Galactic: circa 4 minuti. A differenza del volo con lo spazioplano, Blue Origin spinge la sua capsula poco sopra i 100 km di quota, superando così la linea di Kármán, posta a 100 km di quota e per la maggior parte del mondo presa come confine convenzionale fra atmosfera e spazio.
Oltre al prezzo, i voli suborbitali hanno un’altra differenza che potrebbe essere importante in futuro: non necessitano di addestramento. Entrambe le attuali aziende, prevedono semplicemente qualche giorno di training e di preparazione prima del volo.
La nascita di un mercato, che crescerà
Dopo un timido esordio ad inizio degli anni 2000 il turismo spaziale sta ora per prendere veramente il via. Sarà ovviamente un mercato dedicato ad una nicchia di persone piuttosto ristretta, ma che potrà solamente ampliarsi con gli anni. Superato l’entusiasmo iniziale, quando molte missioni sono finanziate da singoli miliardari anche a scopo umanitario (come inspiration 4) la vera sfida sarà però quella di rendere questo mercato sostenibile. Le occasioni non mancheranno, ma lo spazio, con i suoi costi e rischi elevati, ha già più volte mancato le aspettative.
Nei prossimi anni, Axiom Space sarà una delle prime realtà a rendere commerciale anche il luogo di destinazione, non solo il viaggio. L’azienda americana sta infatti costruendo la propria stazione spaziale, e i primi moduli sono già in lavorazione nella sede di Thales Alenia Space a Torino, leader nella produzione di moduli pressurizzati. Il primo elemento di questa stazione sarà lanciato nel 2024, per attraccarsi alla ISS. Una volta raggiunti i quattro elementi, la stazione si staccherà dalla ISS per diventare indipendente ed interamente commerciale (obbiettivo fissato per il 2028).
Anche Sierra Nevada Space sta lavorando alla propria stazione spaziale commerciale. Una sorte simile potrebbe infine essere dedicata anche all’intera ISS, che nei suoi ultimi anni di vita si pensa sarà dedicata interamente ad attività e visitatori privati. Questo dovrebbe avvenire quando le energie e le risorse delle agenzie governative saranno impiegate nell’esplorazione lunare.
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