Il Government Accountability Office (GAO) ha rifiutato ufficialmente le proteste di Dynetics e Blue Origin, confermando la scelta della NASA per il vincitore del programma HLS. L’Agenzia Spaziale Americana aveva assegnato il contratto per la costruzione del lander lunare delle missioni Artemis alla sola SpaceX. Le altre due aziende a presentare una proposta, Blue Origin e Dynetics avevano però presentato una protesta ufficiale. Il GAO, un ufficio responsabile del corretto stanziamento dei fondi federali, aveva quindi aperto un’inchiesta per controllare la corretta assegnazione del contratto.
Ora, in anticipo di qualche giorno rispetto alla scadenza ufficiale del 4 agosto, il GAO ha concluso le sue analisi. L’ufficio federale ha confermato che la NASA non ha violato nessun termine dell’accordo nel scegliere solo SpaceX. E’ giusto notare subito che il GAO non aveva il potere (e il compito) di cambiare la scelta della NASA, ma solo di controllare la scelta dell’Agenzia Spaziale Americana.
Le proteste di Blue Origin e Dynetics si basavano essenzialmente su due aspetti. Il primo era la scelta di una sola proposta, e questo secondo le due aziende avrebbe violato i termini del contratto, che si poneva l’obbiettivo di mantenere la competitività sul mercato. Il GAO ha affermato però che la NASA aveva ampiamente il potere e il diritto di scegliere il numero di proposte che riteneva necessario, e che la quantità di fondi governativi sarebbe stata una delle principali discriminanti al numero di proposte scelte. I fondi sono stati pochi e quindi è stata scelta coerentemente solo una proposta.
La seconda critica era basata sul fatto che la NASA non avesse considerato un aspetto critico della proposta di SpaceX. Il GAO ha ritenuto questa critica non sostenibile in quanto i contestatori non potevano stabilire che questa discrepanza fosse stata usata come un pregiudizio nella scelta.
Il programma HLS
L’appalto per il programma HLS (Human Landing System) viene quindi confermato a SpaceX. L’azienda riceverà un finanziamento di 2941394557 dollari, per la costruzione di una versione modificata di Starship. Questa verrà usata per effettuare il viaggio fra l’orbita lunare e la superficie a partire dalla missione Artemis 3.
La scelta della NASA si basava su tre fattori principali: La tecnologia (aspetti tecnici); Il prezzo; Aspetti gestionali. Questi tre fattori sono in ordine di importanza decrescente. L’Agenzia Americana ha però esplicitamente sottolineato come il fattore 1 e il fattore 3 combinati siamo molto più importanti del fattore 2. SpaceX, oltre ad aver presentato la proposta tecnicamente più valida e sostenibile, ha presentato anche quella col prezzo più basso. In questo articolo sono spiegate le tre proposte e le loro caratteristiche:
Non si è fatta attendere la risposta di Blue Origin, che in un comunicato stampa afferma di rimanere convinta della necessità di due finanziare due proposte diverse. Blue Origin afferma inoltre che continueranno ad intraprendere azioni per convincere il congresso ad aumentare i finanziamenti per il programma lunare e quindi a finanziare due diverse proposte.
Il comunicato stampa del GAO.
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