Il fascino che il cosmo esercita sull’essere umano lo ha indotto, nel corso dei secoli, a lasciarsi travolgere dalla sua silenziosa seduzione. Prima in rapita contemplazione del cielo, poi chino sulle pergamene a scrivere formule che spiegassero le leggi fisiche, l’uomo ha tentato in tutti i modi di districare la fitta trama di segreti nascosti in quello spazio infinito. Nel corso dei secoli l’astronomia è maturata in un susseguirsi di immagini, che hanno permesso all’umanità intera di toccare il cielo con le dita.
E’ attraverso alcune di queste immagini che in “La sfrontata bellezza del cosmo” la scrittrice Licia Troisi percorre un viaggio tra i segreti dell’Universo. Autrice fantasy italiana più venduta al mondo, dottore di ricerca in astronomia e divulgatrice, Troisi collabora con l’Università di Roma Tor Vergata come astrofisica. L’osservare il cielo, nel corso del tempo, ha indotto l’uomo a costruire strumenti che gli permettessero di trattenerlo, per poterlo studiare e comprendere. Così sono nati i primi telescopi e poi gli osservatori astronomici, così il semplice ammirare si è trasformato in un’attento esplorare quel firmamento così vasto da rendere difficile riconoscerne una fine. Esplorandolo, gli strumenti ci restituiscono immagini che ci confermano o smentiscono le nostre teorie, che ci spaventano o ci affascinano.
Dai dipinti raffiguranti una cometa alla prima foto di un buco nero da parte dell’Event Horizon Telescope, la Troisi ha scelto alcune di queste immagini come punto di partenza per un’immersione nella “sfrontata bellezza del cosmo”. Di esse ha ripercorso la storia per ottenerle, le difficoltà per studiarle, le perplessità nel capirle.
Il cosmo di cui siamo parte integrante ci parla attraverso immagini iconiche che tutti noi conosciamo, ma il cui significato spesso ci sfugge. E’ in esso che l’autrice si è concentrata, sottolineandone in ogni pagina la bellezza. Una bellezza spaventosa:
“L’Universo è bello, ma lo è in modo tremendo. E’ bello proprio perché è vasto e terrificante, ed è giusto averne paura. E’ a questo che si devono il suo fascino e la sua grandezza, le molle che ci spingono a fare scienza. Perché capire è anche avere meno paura, o almeno imparare a rispettare ciò che temiamo.”
In questo secondo saggio di divulgazione scientifica, dopo “Dove va a finire il cielo” edito da Mondadori nel 2015, Troisi ci trascina in un intreccio di storie che trasudano amore per l’Universo. Lettura piacevole, scorrevole e alla portata di tutti, anche dei neofiti, perché l’autrice spiega i concetti in maniera semplice e completa. Dal cuore pulsante delle stelle di neutroni alle lune di Giove, il lettore percorre la strada intricata dei tentativi, fallimenti, successi e confronti degli astronomi nel corso del tempo. Incontrandovi quanto di più straordinario siamo riusciti a scoprire, e quanto ancora aspetti di essere svelato.
Come disegni ricamati dall’infinito e sciolti dalle mani capaci della scienziata, i misteri del cosmo appaiono meno lontani, più tangibili. E vicini testimoni dell’incanto che ci avvolge. Per concludere con le parole dell’autrice: “Vorrei che di queste pagine restasse la bellezza infinita del cosmo, lo sforzo titanico che ci induce a cercare di comprenderlo, e il grande mistero che sempre avvolgerà il buio freddo e meraviglioso nel quale si svolge l’ordito delle stelle.”
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