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| On 3 anni ago

Anche Firefly sceglie SpaceX per arrivare sulla Luna

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Il 20 maggio l’azienda Firefly Aerospace ha annunciato che il suo lander lunare verrà portato in orbita grazie al Falcon 9 di SpaceX. L’azienda di Musk quindi si aggiudica il lancio di una nuova missione del programma CLPS, il quale avrà il compito di aiutare il ritorno dell’uomo sul nostro satellite naturale.

La NASA ha selezionato Firefly con un contratto da 93,3 milioni di dollari per far parte del Commercial Lunar Payload Services (CLPS). Tale programma ha lo scopo di finanziare diverse aziende per lo sviluppo di lander lunari, in questo modo la NASA può focalizzarsi esclusivamente sugli esperimenti. Firefly ha deciso di chiamare il suo lander Blue Ghost, come una particolare specie di lucciole.

La Luna sotto attenta analisi

La partenza del lander di Firefly è attualmente programmata verso la metà del 2023 e l’azienda ha deciso che sarà il Falcon 9 ad effettuare il lancio. Grazie a questa scelta, il lander potrà sfruttare a pieno proprie potenzialità di carico, massimizzando il payload che potrà essere portato sulla Luna. Per conto della NASA infatti, Firefly trasporterà circa 95 kg di strumentazioni scientifiche per effettuare diversi esperimenti ed analisi. Blue Ghost però, ha una capacità di carico che arriva fino a 150 kg. L’azienda ha così deciso di mettere a disposizione lo spazio inutilizzato ad altri enti e aziende che desiderano portare i propri strumenti sulla Luna.

Sopra il Lander Ghost Blue nelle due configurazioni, variabili in base alla latitudine di allunaggio. In basso le varie posizioni in cui inserire i Payload. Credits: Firefly Aerospace.

Nel corso dei prossimi anni, le missioni verso il corpo celeste saranno sempre di più, soprattutto in vista di un nuovo allunaggio con astronauti. Per questo, i diversi strumenti della NASA hanno l’obbiettivo di studiare a fondo l’ambiente lunare, soprattutto per lunghi periodi di tempo. Alcuni di questi esperimenti serviranno per esempio per analizzare il comportamento della regolite. Verrà quindi analizzato come questa aderirà su diversi tipi di materiale, oppure il suo spostamento causato dai motori di Blue Ghost durante l’allunaggio.

A differenza di quanto accade sulla Terra, la Luna non è schermata da un campo magnetico e le radiazioni solari danneggiano molto velocemente le strumentazioni. Per tale ragione, alcuni strumenti analizzeranno come i sistemi informatici riescano tollerare questo ambiente ostile. Blue Ghost atterrerà nel Mare Crisium, un’area a nord est del Mare della Tranquillità e con un diametro di circa 556 km.

5 su 6 per SpaceX

L’azienda aerospaziale di Elon Musk avrà un ruolo importate per il ritorno dell’uomo sulla Luna. Non solo la NASA ha deciso di affidare a Starship il compito di trasportare l’uomo sulla superficie lunare, ma anche altre aziende hanno deciso di affidare i propri carichi a SpaceX.

Con il CLPS sono stati finanziati 6 lander, progettati da 4 diverse aziende. Di questi diversi lander, ben 5 viaggeranno a bordo dei vettori di SpaceX, che utilizzerà principalmente il Falcon 9. Per Griffin invece, è necessario l’utilizzo del vettore pesante Falcon Heavy.

Nome missione

Lancio previsto

Contractor

Lander

Veicolo di lancio

Mission One

Fine 2021

Astrobotic Technology 

Peregrine

Vulcan-Centaur

Mission 1 (IM-1)

Inizio 2022

Intuitive Machines

Nova-C

Falcon 9

Masten Mission One

Dicembre 2022

Masten Space

XL-1

Falcon 9

Mission 2 (IM-2)

Dicembre 2022

Intuitive Machines

Nova-C

Falcon 9

Blue Ghost

Metà 2023

Firefly Aerospace

Blue Ghost

Falcon 9

VIPER

Novembre 2023

Astrobotic Technology

Griffin

Falcon Heavy

Si tratta di un duro colpo per ULA, che sembrerebbe stia continuando ad accumulare ritardi sullo sviluppo del Vulcan. Tali ritardi sembrerebbe che siano legati ai nuovi motori, i BE-4 che verranno forniti da Blue Origin. Proprio nei giorni scorsi, per evitare di perdere un contratto con la Space Force, ULA ha chiesto di poter effettuare il lancio con un Atlas V. SpaceX d’altro canto, oltre alle missioni per il CLPS, effettuerà diversi lanci sia per portare i primi moduli del Lunar Gateway, che per i rifornimenti alla stazione lunare. L’azienda di Musk infatti, sta sviluppando anche la Dragon XL che potrebbe essere utilizzata anche come alloggio temporaneo.

ANNUNCIO

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