Questa mattina, alle 05:33 la Cina ha lanciato con successo un vettore Lunga Marcia 5B con a bordo il primo modulo della Stazione Spaziale Cinese chiamata Tiangong. Si tratta di un lancio storico per la Cina e per tutto il settore spaziale. Da oggi la Stazione Spaziale Internazionale non sarà più l’unico avamposto dell’uomo nello spazio.
La Cina aveva già lanciato in passato delle stazioni spaziali di un singolo modulo, la Tiangong 1 e la Tiangong 2. Queste vennero abitate anche per alcuni mesi consecutivamente, ma erano dei test effettuati su mezzi molto più piccoli di quello lanciato oggi. I moduli Tiangong 1 e 2 pesavano all’incirca 8 tonnellate, molte meno rispetto alle 22 tonnellate del solo modulo Tianhe lanciato oggi. Una volta che sarà completata, l’intera stazione avrà una massa di circa 70 tonnellate, una dimensione di tutto rispetto, anche se di molto inferiore a quella della ISS che supera le 400 tonnellate. Nel seguente video è ripresa la partenza del Lunga Marcia 5B con a bordo il modulo Tianhe.
I prossimi passi della costruzione di Tiangong
Il modulo Tianhe è stato immesso in orbita dal Lunga Marcia 5B, ma deve ancora raggiungere la sua posizione finale. Essa sarà ad una quota di 370 km circa, con l’opzione di alzarla ancora durante le prossime settimane. Nei prossimi giorni inizieranno una serie di test e controlli serrati, per confermare il funzionamento di tutti i sistemi. Una volta fatto questo, per la seconda metà di maggio partirà un’altra missione verso il modulo Tianhe.
Verrà lanciato un vettore Lunga Marcia 7 con la capsula di rifornimento Tianzhou. Questa capsula, al suo secondo lancio, attraccherà al modulo Tianhe, rifornendolo di carburante, di ossigeno e di altri rifornimenti. La missione si chiamerà Tianzhou-2. In questo modo la Stazione Spaziale cinese sarà pronta ad accogliere il primo equipaggio umano, che dovrebbe partire a metà giugno. Sarà composto da tre taikonauti, che raggiungeranno l’orbita con una capsula Shenzhou lanciata da un vettore Lunga Marcia 2F.
Questi ultimi due mezzi sono fra i più rodati della flotta cinese, dato che volano dalla fine del secolo scorso. La capsula Shenzhou, e il vettore Lunga Marcia 2F hanno portato in orbita tutti i taikonauti che finora l’hanno raggiunta, a partire da Yang Liwei, primo astronauta cinese nel 2003. La prima missione Shenzhou sarà infatti la Shenzhou-12. In questo video la separazione del modulo Tianhe dal Lunga Marcia 5B durante il lancio di questa mattina.
I prossimi moduli
Una volta che la prima capsula di rifornimento (Tianzhou-2) e la prima capsula con astronauti (Shenzhou-12) avranno raggiunto la stazione, questi due mezzi si alterneranno fino alla missione Shenzhou-14. Sarà questo l’equipaggio incaricato di eseguire la prima analisi completa del modulo Tianhe; questo dovrebbe accadere a aprile 2022. Se tutto andrà bene inizieranno le operazioni per il lancio del secondo e terzo modulo della stazione.
Questi sono il Mengtian e Wentian, il cui lancio è previsto fra agosto ed ottobre del 2022. Per la fine del prossimo anno, stando ai piani cinesi, la stazione Tiangon sarà completa. Solo allora avverrà la prima missione congiunta di due equipaggi sulla stazione. I membri di Shenzhou-15 saranno lanciati pochi giorni prima del ritorno di Shenzhou-14. Sulla Tiangong, per la prima volta, saranno quindi presenti sei Taikonauti, anche se per pochi giorni.
Per tutte le informazioni dettagliate sulla Nuova Tiangong, consigliamo la lettura della “Guida completa alla nuova Stazione Spaziale Cinese”.
Le foto del lancio di Tianhe-1
Il lancio del Lunga Marcia 5B è avvenuto correttamente dallo spazioporto di Wenchang nell’isola di Hainan. Pochi minuti dopo il lancio, i quattro booster del vettore si sono separati, cadendo nell’oceano. Circa un’ora dopo la partenza anche il modulo Tianhe si è separato dal primo stadio, che a quel punto era esso stesso già in orbita. Non si sa dove cadrà, ma il suo ritorno a Terra è previsto solo fra qualche giorno.
In questa galleria, abbiamo raccolto alcune immagini e alcuni screen della diretta del lancio di Tianhe.
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