Il Deep Space Network, la potente rete di comunicazione interplanetaria della NASA, ha ora una nuova antenna a disposizione. Questa parabola, la cui costruzione è iniziata nel 2017, si trova in Spagna, presso il Madrid Deep Space Communications Complex per la precisione. Il suo obbiettivo principale sarà supportare le comunicazioni con le sonde su Marte, in particolare con il nuovo rover Perseverance che arriverà ad inizio febbraio. Oltre a questo, farà però molto di più.
Il Deep Space Network è una rete di antenne radio per comunicare con sonde e rover oltre l’orbita terrestre. E’ diviso su tre siti posti in tre zone diverse della Terra, in modo da avere maggior copertura possibile. Oltre a quello in Spagna, c’è un centro nel deserto del Mojave, in California, e uno a 40 km a sud-ovest di Canberra, in Australia.
Le antenne del Deep Space Network sono limitate nelle bande di frequenza che possono coprire. Per questo solitamente, ognuna di loro viene assegnata alle comunicazioni con determinate missioni spaziali. Questa nuova antenna, chiamata DSS-56 è larga ben 34 metri e sarà la prima a potersi mettere in comunicazione con qualsiasi sonda. L’antenna spagnola è infatti la prima a coprire interamente tutto lo spettro di frequenze nel quale lavora il Deep Space Network.
Come già detto sarà inizialmente focalizzata sulle comunicazioni con Perseverance, ma la sua grande copertura permetterà di usarla anche come antenna di backup per molte delle altre. In più, con l’inizio delle missioni Artemis verso la Luna, sarà importante disporre di un sistema di comunicazione affidabile e sicuro, nell’attesa che nascano nuovi tipi di comunicazione più veloci col nostro satellite. Questa antenna è particolarmente importante anche per il fatto che alcune delle più vecchie del Deep Space Network si stanno avvicinando alla fine della loro vita operativa, soprattutto quelle più grandi da 70 metri.
“DSS-56 offre al Deep Space Network ulteriore flessibilità e affidabilità in tempo reale”, ha affermato Badri Younes, vice amministratore associato e responsabile del programma di Space Communications and Navigation (SCaN) della NASA. “Questa nuova risorsa simboleggia e sottolinea il nostro continuo supporto a più di 30 missioni nello spazio profondo che contano sui nostri servizi per consentire il loro successo”.
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