La Stazione Spaziale Internazionale dispone attualmente di 8 array di pannelli solari, per un totale di 16 diversi elementi. Questi alimentano tutte le attività a bordo della ISS e iniziano a mostrare i primi segnali di degrado, ampiamente previsti. I primi due array vennero infatti lanciati nel 2000, con una durata prevista di almeno 15 anni. Successivi lanci vennero effettuati nel settembre 2006, giugno 2007 e marzo 2009.
Nonostante non sia presente ancora l’urgenza di sostituirli, dal 2021 inizierà l’installazione di sei nuove coppie di pannelli solari, più efficaci e moderni. I precedenti non verranno infatti rimossi, ma resteranno sulla Stazione, lavorando al 30% circa della loro efficacia. Questo avverrà in quanto i nuovi pannelli saranno agganciati agli stessi canali di alimentazione, posizionandosi davanti e coprendo parzialmente quelli vecchi. Nell’immagine seguente è schematizzata la posizione e la dimensione dei nuovi pannelli solari.
Più piccoli e più efficienti.
Attualmente i pannelli solari presenti sulla ISS producono 165 kilowatts di potenza per ogni giorno orbitale, metà della quale è immagazzinata nelle batterie esterne per l’uso durante la notte. Il nuovo sistema produrrà invece 120 kilowatts, che uniti a quelli che continueranno a produrre i vecchi pannelli non coperti porterà il totale a 215 kilowatts di potenza disponibile.
Il principale aggiornamento tecnologico non è solo nella produzione di energia ma anche nella costruzione e implementazione. Questi nuovi pannelli solari, sono un’evoluzione dei Roll-Out Solar Array (ROSA) e verranno installati durante due diverse attività extraveicolari (per ognuno dei sei array). Il sistema di dispiegamento è un vero e proprio srotolamento dei pannelli, già testato con un prototipo a bordo della ISS.
Nel timelapse a fianco si può vedere il dispiegamento del prototipo avvenuto in orbita nel 2017. Sono prodotti da Boeing, attraverso la sua sussidiaria Spectrolab e il fornitore Deployable Space Systems (DSS).
La partenza dei primi due array è prevista con la missione CRS-22 a bordo del truck non pressurizzato della capsula Dragon Cargo nel 2021. Questi nuovi pannelli solari rappresentano un aggiornamento importante per supportare la Stazione Spaziale durante il suo ultimo decennio di attività. Oltre all’evitare guasti ai vecchi pannelli, l’aumento di potenza elettrica disponibile permetterà anche di aumentare le attività della ISS, scientifiche e commerciali.
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