Il Dipartimento della Difesa Americano (DoD) ha annunciato il 31 dicembre di aver concluso un contratto del valore di 150.4 milioni di dollari con SpaceX per il lancio di 28 satelliti della costellazione Transport and Tracking Layer (TTL). Il contratto prevede il lancio di due diversi Falcon 9, in un periodo variabile fra settembre 2022 e marzo 2023.
La costellazione Transport and Tracking Layer (TTL) è formata da satelliti per il tracciamento di missili balistici a Terra e per l’immediata comunicazione della loro traiettoria. Attualmente la situazione di questa costellazione è particolare, dato che proprio SpaceX vinse ad ottobre un contratto per la costruzione dei primi 4 satelliti. Ora però l’azienda di Musk è stata costretta ad interrompere la costruzione.
Il contratto di ottobre con la Space Development Agency (SDA) prevedeva che SpaceX avrebbe costruito 4 di questi primi satelliti, e altri 4 li avrebbe fatti L3Harris. Questo contratto è stato uno dei più importanti del 2020 per SpaceX. Si tratta infatti di un’entrata formale dell’azienda nel settore della produzione di satelliti. L’azienda Raytheon, che partecipò al bando di ottobre, ha poi protestato sull’assegnazione di questi contratti, costringendo, per legge, la SDA a rivedere l’assegnazione. Durante questa revisione, che difficilmente porterà ad una modifica dei contratti, SpaceX e L3Harris sono comunque state costrette ad interrompere i lavori.
L’ultimo contratto del 2020
SpaceX, con l’ultimo contratto firmato nel 2020, lancerà in ogni caso questi satelliti, che vengano in parte prodotti da loro oppure no. Per quanto riguarda il lancio, è un risultato importante in quanto certifica ancora una volta, quanto il Falcon 9 sia diventato affidabile anche per i lanci militari e governativi. Il lancio verrà effettuato dalla base di Vandenberg, in California.
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