Agenzie Spaziali
| On 4 anni ago

Con i nuovi dati di Gaia ora conosciamo quasi due miliardi di stelle

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Non è semplice conoscere nel dettaglio l’intera nostra Galassia, ma gli strumenti per farlo migliorano sempre di più. Oggi 3 dicembre 2020 un team internazionale di astronomi ha pubblicato il terzo set di dati acquisiti grazie al satellite Gaiadell’Agenzia Spaziale Europea, che opera nello Spazio da sette anni. Questo è il catalogo di stelle più dettagliato di sempre e alla fine del lavoro di Gaia otterremo una vera e propria mappa tridimensionale della nostra Galassia. Il satellite osserva ognuna di queste stelle per ben 280 volte prima di confermare lo studio.

Con i nuovi dati il satellite ci offre informazioni dettagliate su posizione, moto, luminosità, temperatura e composizione chimica di quasi due miliardi di stelle. Gaia è anche stato in grado di confermare l’accelerazione del nostro Sistema Solare rispetto al centro della Via Lattea, dandone per la prima volta una stima precisa.

Una missione spaziale dall’astrometria all’avanguardia

Il satellite Gaia dell’ESA opera nello spazio dal dicembre 2013. Si tratta di un vero e proprio osservatorio spaziale orbitante a 1.5 milioni di chilometri dalla Terra, attorno al punto lagrangiano L2 del sistema Sole-Terra. Qui il veicolo spaziale assume una posizione stabile perché le forze di attrazione gravitazionale di Sole e Terra si bilanciano, consentendogli una migliore osservazione del cielo.

L’obiettivo di Gaia è eseguire misure astrometriche di altissima precisione su ogni stella della Via Lattea, dalle più vicine alle più lontane. L’altissima risoluzione ottica della strumentazione astronomica presente sul satellite permette di identificare stelle, asteroidi e pianeti extrasolari a grandissima distanza. I dati acquisiti forniscono misure dettagliate non solo della posizione delle stelle e del loro moto all’interno della Via Lattea, ma anche di caratteristiche come luminosità, temperatura, composizione chimica.

Il primo catalogo di dati pubblicato dagli scienziati risale al settembre 2016, il secondo all’aprile 2018. Grazie a essi siamo venuti a conoscenza della posizione e della luminosità di 1.7 miliardi di stelle, oltre che di altre importanti caratteristiche come temperatura superficiale, moto, raggio e velocità radiale di milioni di oggetti celesti tra questi quasi due miliardi. Oggi gli astronomi hanno reso pubblico il terzo catalogo, che contiene 100 milioni di stelle in più rispetto al precedente e gli spettri  di milioni di oggetti del Sistema Solare. Inoltre, rispetto al secondo set, il sistema di calibrazione degli strumenti è stato migliorato, permettendo di aumentare la qualità delle informazioni immagazzinate.

In questa immagine sono state inserite più di un miliardo di stelle basandosi sui dati del terzo set di Gaia per luminosità e posizione. Al centro la Via Lattea, in basso a destra le due Nubi di Magellano. Credits: Esa/Gaia/DPAC – Acknowledgement: Images were created by A. Moitinho, University of Lisbon, Portugal

Conosciamo nel dettaglio quasi due miliardi di stelle

Fin dal suo lancio nel 2013, Gaia non ha mai smesso di osservare il cielo e di immagazzinare dati sulla popolazione stellare. Questo terzo set di dati ora pubblico fornisce nel dettaglio informazioni sul moto delle stelle nella Via Lattea che permettono ai ricercatori di misurare quanto velocemente esse si stanno spostando dal Sole. Dati del genere porteranno quindi a fare previsioni sempre più accurate sull’evoluzione futura della nostra Galassia.

Nel catalogare quasi due miliardi di stelle, che oggi sono conosciute come possiamo essere conosciuti noi per nome, cognome, indirizzo e numero di telefono, Gaia ha permesso di analizzare le popolazioni stellari delle Nubi di Magellano, due galassie che orbitano attorno alla nostra come dei satelliti naturali e che sono connesse alla Via Lattea da un vero e proprio ponte di stelle. Per la Grande Nube di Magellano i ricercatori sono stati in grado di fornire un modello che stima il suo centro di rotazione e di tracciare le caratteristiche cinematiche delle diverse popolazioni di stelle.

Gaia non osserva solo Stelle

Gaia ha anche confermato che il Sistema Solare sta accelerando. Secondo ciò che i nuovi dati permettono di stimare, l’accelerazione è lenta: nel corso di un anno, il Sole accelera in direzione del centro della Galassia di 7 millimetri al secondo. Una stima molto precisa e mai avuta finora.

Ringraziamo questo piccolo osservatorio spaziale per le informazioni preziose che ci sta dando sulle popolazioni di stelle che vivono attorno a noi. Gaia è lì fuori, a poco più di un milione di chilometri di distanza dal nostro pianeta: fino al 2022 (e forse oltre!) continuerà a osservare la bellezza della nostra Via Lattea, acquisendo dati fondamentali per capire la sua origine, struttura ed evoluzione. Forse anche il suo destino.

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